Multinazionali che si tingono di verde: quando le scelte sostenibili sembrano attirare le grandi aziende

Grandi aziende con un fatturato altissimo che stanno cominciando a capire che essere “green” è un vantaggio, per loro e per tutti, anche a livello di comunicazione e di favore del consumatore. Ecco quali multinazionali stanno compiendo scelte sostenibili.
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Sara Del Dot 13 Febbraio 2020

Se dico parole come multinazionale, grande azienda, industria, difficilmente ti verrà spontaneo associarvi il termine sostenibilità. Perché si tratta di realtà commerciali che puntano prevalentemente al profitto, senza farsi troppe domande sulle conseguenze, di questo profitto. O almeno, così è stato per anni. Con il tempo, l’evoluzione tecnologica e la sempre maggiore tendenza anche dei consumatori a prestare attenzione all’impatto di ciò che acquistano sull’ambiente, anche le grandi multinazionali hanno deciso di compiere qualche passo green, magari piccolo, ma capace di un impatto enorme se fatto da realtà così grandi.

A questo punto potrai additare tutto questo come mero e semplice greenwashing. Eppure l’importante è che qualcosa, da qualche parte, inizi a muoversi. Così da arrivare a un cambiamento vero. Ma quindi, quali sono queste grandi aziende e quali cambiamenti stanno introducendo nel loro business per diventare un po’ più verdi (o almeno sembrarlo)?

Mango

La catena di abbigliamento spagnola ha deciso di ridurre il proprio impatto ambientale. E come? Eliminando circa 160 milioni di sacchetti di plastica all'anno dai propri processi produttivi.

Melinda

L'azienda produttrice di mele ha scelto di rendere la propria produzione sostenibile in particolare attraverso il packaging. Infatti, gran parte degli imballaggi delle mele Melinda è costituito da cartone ondulato proveniente da piantagioni di alberi in cui si piantano più piante rispetto a quante se ne tagliano. Questi imballaggi, poi, sono riciclabili e recuperabili al 100%, per una produzione a scarti ridotti al minimo.

Carte d'Or

Il celebre marchio di gelati ha da tempo rivoluzionato completamente il proprio packaging, realizzando le vaschette direttamente in PLA e carta certificata PEFC, consentendole, una volta svuotata e pulita, di essere conferita nella carta e nell'organico.

Corona

Una Corona con una fettina di limone rappresenta una delle grandi gioie della vita. E te la gusterai con maggiore intensità dopo la notizia che questo grosso marchio di birra è anche in prima linea per salvaguardare gli oceani, grazie alla collaborazione con l'associazione "Parley for the Oceans", con cui promuove azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale ai cittadini ma organizza anche attività di pulizia spiagge.

Tim

La conosciamo solo come una delle compagnie telefoniche più utilizzate in Italia, ma Tim non perde l'occasione di strizzare l'occhio al verde con la sua linea Tim Green, pensata per favorire l'attenzione all'ambiente. E lo fa mettendo a disposizione prodotti in linea con le caratteristiche di sostenibilità, come ad esempio la scheda sim realizzata per il 60% con plastica riciclata, eco packaging e flyers certificati.

Dr. Martens

Il celebre marchio di calzature storicamente simbolo di svariate correnti stilistiche, modaiole e musicali, da un anno ha messo in vendita l'alternativa "vegana" alle proprie scarpe (stivali ma anche sandali) in pelle. Un'alternativa che è arrivata a occupare il 4% delle vendite, grazie alla sostituzione della pelle animale con il poliuretano, materiale sintetico ma che non presenta differenze con l'originale.

Flying Tiger Copenhagen

La catena made in Danimarca di oggetti comuni estremamente economici, conosciuta come Tiger, punta sulla sostenibilità proponendo una serie di giocattoli per bambini tutta interamente realizzata con una bioplastica ricavata dalla canna da zucchero, ma anche utilizzando per i loro giocattoli in legno materiale proveniente dalle foreste certificate e altri materiali riciclabili e durevoli come il vetro e l'acciaio inossidabile.

Gucci

Il marchio italiano, proprietà del gruppo francese del lusso Kering, ha iniziato a intraprendere i passi per rendere l'industria della moda più sostenibile. Per avvicinarsi all'obiettivo zero emissioni e dare un contributo nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico, Gucci ha messo in campo diverse azioni, tra cui l'incremento dell'utilizzo di energie rinnovabili e l'aumento del riciclo degli scarti di pelle e di tessuto generati nei processi di produzione. Entro il 2025 si punta a ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2025, mentre le emissioni di gas serra non evitabili verranno compensate con quattro progetti di riforestazione in Kenya, Perù, Indonesia e Cambogia.

Ikea

Che Ikea tenga in modo particolare a compiere scelte sostenibili e rispettose delle persone e dell’ambiente non è certo una novità. Non a caso, già dal 2015 l’azienda svedese ha iniziato a utilizzare soltanto cotone prodotto in modo sostenibile. E non solo. A febbraio di quest’anno, l’azienda ha lanciato sul mercato la serie GUNRID, una tenda realizzata con un tessuto particolare in grado di purificare l’aria di casa tua dall’inquinamento domestico. E l’impegno di Ikea non si esaurisce solo nella produzione sostenibile di prodotti sostenibili, ma si esplica anche nell’allungamento del ciclo di vita di questi prodotti. L’azienda si è già impegnata nell’esperimento di vendita di mobili usati, e ora ha lanciato l’idea di dare i suoi mobili in affitto, in modo da renderli accessibili e soprattutto riutilizzabili.

LG

L'azienda di prodotti Hi-Tech ha annunciato a maggio 2019 la sua svolta green attraverso il lancio del programma "Zero Carbon 2030". In pratica il colosso di elettronica punta a eliminare la propria impronta di carbonio entro quella data, per avere un impatto minore sull'ambiente, riducendo le emissioni di CO2 dalle 2 milioni di tonnellate del 2017 a 960mila entro la fine del 2030.

Lidl

La catena di supermercati tedesca (ne possiede più di 630 in Italia) ha deciso di dire addio a piatti, bicchieri e posate monouso in plastica sugli scaffali dei suoi punti vendita. A disposizione dei clienti ci saranno solo alternative ecologiche, realizzate in materiali biodegradabili e compostabili, come Pla, Mater-Bi e polpa di cellulosa.

Samsung

Anche i colossi Hi-Tech non sono da meno nel tentativo di rendere le proprie attività più sostenibili. Samsung in particolare, ha messo in piedi una vera e propria svolta ambientalista che la vedrà impegnata a partire dalla metà del 2019 a sostituire tutti i suoi imballaggi in plastica con materiali ecosostenibili come bioplastiche o comunque materiali biodegradabili. Quindi le scatole e le parti in plastica che solitamente getti via non appena hai aperto la confezione, saranno finalmente sostenibili. In più tutti i libretti di istruzioni dei prodotti Samsung saranno realizzati in materiali approvati da associazioni ambientaliste.

Vodafone

Vodafone Italia lancia l’iniziativa ‘’Save the Planet” per eliminare la plastica monouso dai propri uffici. Si comincia a metà luglio dalla sede milanese del quartiere Lorenteggio, per poi estendersi gradualmente, a partire da settembre, alle principali sedi Vodafone sul territorio nazionale. L’iniziativa prevede azioni concrete quali l’eliminazione delle bottigliette d’acqua, dei bicchieri e delle palettine in plastica per le bevande calde e la loro sostituzione con prodotti ecologici o comunque riutilizzabili. Secondo i dati raccolti da Vodafone, con “Save the Planet” si risparmierà il consumo di 700.000 bottiglie e di un milione e mezzo di bicchieri in plastica in un anno. Vodafone è inoltre partner e distributore del Fairphone, il telefono riciclabile, riparabile ed ecosostenibile.