Natale: come evitare gli sprechi di cenoni e pranzi

Siamo negli anni Venti del nuovo secolo e la situazione è chiara a tutti: sprecare è sbagliato, anche a Natale. Ecco come fare per cambiare rotta, senza rinunciare al bello delle feste tutti insieme.
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Sara Polotti 23 Dicembre 2021

I pasti luculliani delle feste natalizie sono davvero poco sostenibili: le abbuffate sono divertenti e confortevoli, ma solo gli italiani sprecano ogni anno, nel periodo natalizio, circa 80 euro di cibo a testa, buttando nel cestino moltissimi avanzi. Al di là dei discorsi sulla salute (non dimentichiamo che le feste sono un trigger – un motivo di disagio – per molte persone che soffrono di disturbi alimentari e che in generale abbuffarsi non è salutare per il fisico), buttare cibo è un peccato anche per quanto riguarda il pianeta.

Ci sono però piccoli accorgimenti che puoi adottare per tagliare moltissimo gli sprechi: bastano poche attenzioni.

Qui troverai qualche consiglio per evitare lo spreco alimentare natalizio, godendoti comunque le feste ma in maniera più green ed etica del solito.

Scardina la consuetudine

È vero: l'abbondanza è tipica del Natale e anche senza volerlo è normale voler offrire agli ospiti cibo e bevande in grande quantità. È però sbagliato, se ci pensi. Certo, fa piacere strafogarsi durante queste festività, ma il rischio di sprecare è altissimo. Stavolta, quindi, cerca di organizzare le quantità in base agli ospiti, senza esagerare "per evitare di fare brutta figura". Un discorso che non regge più.

Guarda la dispensa

A volte non ci si fa caso, ma molti ingredienti che serviranno per preparare il pranzo di Natale o il cenone sono già nella dispensa. Prima di fare la spesa, quindi, controlla il frigorifero e gli armadietti: potresti evitare di comprare moltissimi cibi (e di sprecarne altrettanti rischiando che quelli in dispensa scadano).

Punta su piatti riscaldabili

Le lasagne, ma anche la polenta o la pasta: sono tutti piatti che il giorno dopo si possono riscaldare o proporre in nuove forme (come la polenta grigliata). Evita, invece, il pesce crudo o altre pietanze che andrebbero consumate al momento e poi buttate.

Dai ordini precisi

Che sia tu ad organizzare il pranzo o che tu sia un invitato, invece di presentarti sulla porta con l'ennesimo panettone o con la quarta crema al mascarpone, e invece di rischiare che gli altri facciano lo stesso, chiedi a tutti cosa hanno intenzione di portare. Ognuno contribuirà con qualcosa di specifico annullando così il rischio di doppioni.

Organizza la "cena degli avanzi"

La stessa sera, oppure il giorno di Santo Stefano per pranzo, puoi organizzare con gli amici o i familiari un nuovo pranzo o pasto, in cui tutti portano semplicemente gli avanzi dell'occasione appena trascorsa, evitando di buttarli e facendo sì che allo stesso tempo non ci si stufi dei sapori: spesso gli avanzi vengono snobbati perché li si è appena mangiati, ma se ad assaggiarli sono altre persone, il problema non si pone! È un circolo virtuoso che fa bene a tutti.

Congela

Alcuni alimenti possono anche essere congelati, se non riesci a consumarli. Basta che all'origine fossero freschi e non surgelati. Per esempio, il ragù, le lasagne (anche cotte), la carne, il pane…

Dona

Infine, se proprio non riuscite a consumare tutto, cerca un'associazione nella tua città: potresti donare alle persone senzatetto o a quelle in difficoltà un delizioso pasto di Natale, distribuendo così in maniera etica e altruista e scaldando pancia e cuore di chi ha bisogno.