Negli Stati Uniti rintracciati pesticidi nel 40% dei prodotti alimentari per l’infanzia

Una ricerca condotta dall’organizzazione no-profit Environmental Working Group (EWG) ha rintracciato la presenza di pesticidi tossici in 22 prodotti su 73 esaminati, mentre nessun pesticida è stato rilevato nei prodotti biologici analizzati. Perché importante conoscere i rischi dei pesticidi e qual è la situazione nei Paesi Ue?
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Maria Teresa Gasbarrone 27 Novembre 2023
* ultima modifica il 27/11/2023

Uno studio statunitense ha calcolato che quasi il 40% degli alimenti convenzionali per bambini venduti negli Stati Uniti contiene pesticidi tossici, mentre non ne è stata rilevata traccia in nessuno dei prodotti biologici esaminati.

Si tratta di uno studio che non interessa affatto il mercato italiano, ma esclusivamente quello statunitense, eppure è importante conoscerne i risultati data la pericolosità di queste sostanze per i più piccoli.

La ricerca, condotta dall'organizzazione no-profit Environmental Working Group (EWG), ha preso in esame 73 prodotti, trovando almeno un pesticida in 22 di essi, molti ne presentavano anche più di uno.

"I neonati e i bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili ai rischi per la salute posti dai pesticidi presenti negli alimenti, e gli alimenti sono il modo in cui la maggior parte dei bambini viene esposta ai pesticidi", ha dichiarato Sydney Evans, analista scientifico senior dell'EWG e coautore del rapporto.

A difesa della salute dei bambini

Da decenni EWG studia il contenuto di pesticidi nei prodotti alimentari per i più piccoli: a distanza di quasi 30 anni – scrive il gruppo – dalla pubblicazione nel 1995 della loro prima indagine sulla presenza di queste sostanze negli alimenti per l'infanzia, lo studio appena pubblicato mostra un netto miglioramento della qualità dei prodotti in vendita rispetto al passato, sebbene ci sia ancora da lavorare.

Ad esempio, rispetto al 1995, alcune sostanze molto pericolose allora rintracciati in alcuni alimenti per l'infanzia non sono state più rilevate. Tra queste c'è il clorpirifos, collegato a danni cerebrali nei bambini e nel feto in via di sviluppo.

La più recente ricerca dell'EWG sugli alimenti per l'infanzia più diffusi ha rilevato la presenza di pesticidi come l'acetamiprid, un insetticida neonicotinoide che, secondo studi sempre più approfonditi, potrebbe danneggiare sia gli esseri umani che le api, e il captano, un'altra sostanza collegata al maggior rischio di sviluppare il cancro.

E in Unione europea?

I Paesi dell'Unione europea sono obbligati a rispettare norme molto stringenti sulla presenza di pesticidi nei prodotti alimentari per i bambini. Nello specifico la direttiva 125 del 2006 e il Regolamento 1881 del 2006 hanno fissato i limiti massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari.

Nello specifico la direttiva del 2006 obbliga i Paesi dell'Ue a mettere in commercio solo i prodotti che risultano coerenti con quanto stabilito dalla direttiva. Nello specifico, per quanto riguarda  la presenza di antiparassitari la direttiva ha stabilito:

  • Il livello massimo ammissibile di residui di antiparassitari negli alimenti a base di cereali e negli alimenti per bambini non può superare lo 0,01 mg/kg;
  • Per determinare i livelli per i residui di antiparassitari devono essere utilizzati metodi analitici generalmente accettati;
  • La direttiva vieta l’uso di taluni antiparassitari nei prodotti agricoli destinati agli alimenti per l’infanzia (quelli riportati nell'allegato VII).

Fonti | EWG; Unione Europea;

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