11 regioni, 28 laghi controllati e tanti, troppi punti inquinati. Accanto a Goletta Verde, la campagna di Legambiente per monitorare lo stato delle coste italiane dal 29 giugno al 5 luglio, si è svolta anche la “sorella” Goletta dei Laghi, dedicata appunto a verificare lo stato di salute dei bacini lacustri del nostro Paese.
I risultati delle analisi sono stati presentati questa mattina presso la sede di Legambiente a Roma, come quelli di Goletta Verde e anche in questo caso sono stati tanti i punti oltre i limiti di legge a livello di inquinamento.
Su 102 campionamenti effettuati nelle acque dei laghi, infatti, il 28% è risultato oltre i limiti di legge, con otto punti inquinati e 20 fortemente inquinati. E 37 di questi 102, sono stati definiti balneabili dalle autorità competenti.
A essere presi in considerazione sono stati bacini di 11 regioni italiane, quali:
Il lago peggiore si trova in Lombardia ed è il Ceresio. Qui, sono stati effettuati 3 prelievi in tre punti, dei quali uno è risultato inquinato e 2 fortemente inquinati. Il Soprano in Sicilia e il Fogliano nel Lazio hanno presentato entrambi un punto fortemente inquinato, mentre il lago di Como ha oltre i limiti il 50% dei dieci prelievi effettuati, di cui due punti sono risultati inquinati e tre fortemente inquinati. Anche il lago Maggiore ha avuto il 50% dei 12 prelievi oltre i limiti, con due punti inquinati e quattro fortemente inquinati. Fondi, Viverone e Avigliana hanno presentato un punto inquinato su due prelievi effettuati e il Bolsena aveva il 43% dei sette prelievi oltre i limiti di legge.
È importante precisare che l’82% dei campioni risultati oltre i limiti è stato prelevato presso la foce di canali, fiumi o torrenti.
Come per i mari italiani, anche per i laghi il problema principale è la cattiva depurazione delle acque.