Nel 2021 l’utilizzo del carbone è cresciuto del 9%: il triste record che non fa bene al Pianeta

L’Agenzia internazionale dell’energia ha pubblicato “Coal 2021”, il report più completo sull’uso del carbone nel mondo e sulle previsioni future. La situazione è poco rassicurante: l’utilizzo del carbone come fonte di energia nell’ultimo anno ha registrato un +9%. Un aumento che sembra destinato a ripetersi anche nel 2022 e che è assolutamente incompatibile con qualsiasi obiettivo di contrasto alle emissioni climalteranti e al riscaldamento globale.
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Gianluca Cedolin 25 Dicembre 2021

Di tutte le fonti fossili, lo abbiamo detto in passato, il carbone è sicuramente quella più inquinante, responsabile, a parità di energia prodotta, della più grande quantità di emissioni di gas serra.

Recentemente, alla Cop26, oltre quaranta paesi si sono accordati per il phase out (l'uscita graduale) dal carbone come fonte di energia, un patto ritenuto da molti non sufficiente, ma comunque un primo passo. Queste sono le intenzioni future. I dati presenti, però, raccontano una situazione molto negativa.

L'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) ha pubblicato di recente Coal 2021, il report più completo sull'uso del carbone nel mondo e sulle previsioni future. Stime attendibili e ormai complete prevedono per il 2021 un aumento del +9% dell'utilizzo del carbone come fonte di energia.

Un rialzo senza precedenti, le cui ragioni vanno ricercate da un lato nell'aumento della domanda di elettricità nel periodo della ripresa economica post-Covid, dopo lo stop del 2020, dall'altro nell'aumento del costo del gas, che ha consentito al carbone di diventare più competitivo a livello di prezzi.

«Il carbone è la più grande fonte di emissioni globali di carbonio – ha commentato Faith Birol, il direttore esecutivo dell'Iea -, e il livello altissimo di produzione di energia di quest'anno dal carbone è un preoccupante simbolo della distanza del mondo dall'obiettivo zero emissioni nette». Questo aumento, purtroppo, sembra destinato a durare nel 2022, anno in cui potremmo addirittura vedere un nuovo primato assoluto del carbone.

Un quadro del genere è incompatibile con gli obiettivi di contenere il riscaldamento globale entro il grado e mezzo e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il paese che produce e consuma più carbone è la Cina (protagonista di un focus dedicato sul report dell'Iea), seguito dall'India.