Come tutti gli altri animali, o forse anche di più, i coralli stanno subendo gli effetti dei cambiamenti climatici. Mentre la temperatura del mare non fa che salire e le acque vivono una sempre maggiore acidificazione, la stessa che porta all’inquietante fenomeno dello sbiancamento (e quindi morte) di queste creature (dovuto alla morte delle alghe con cui hanno una relazione strettissima e simbiotica) la loro unica via d’uscita, come quella di diverse altre specie, è scappare verso luoghi più freddi.

Così anche i coralli tendono a migrare, ritirandosi verso acque più nordiche dove trovare un po’ di sollievo e cercare di sopravvivere a un fenomeno che al momento non sembriamo in grado di arrestare.

Anche tra i coralli però ci sono delle differenze. Mentre infatti alcuni di loro riescono a muoversi e a migrare, lo stesso non si può dire di quelli della Florida.

Secondo uno studio dal titolo “No northern escape route for Florida's coral reefs” (Nessuna via di fuga al nord per la barriera corallina della Florida) questi animali non potranno spostarsi, perché resteranno intrappolati tra temperature tropicali altissime e ondate di freddo sempre più frequenti in Florida.

A scoprirlo il Florida Institute of Technology in collaborazione con l’US Geological Survey.

Ciò accade perché, secondo gli scienziati, il rapido cambiamento climatico sta aumentando anche il numero di correnti fredde che dal vortice polare si abbattono sulla Florida. Così, il co-autore dello studio ha definito i coralli della Florida come incastrati tra l’incudine del caldo torrido proveniente dal Sud e il martello gelato dal nord. Bloccati e quindi, probabilmente, destinati alla morte.