Obiettivo, raccogliere 100mila chili di rifiuti in un giorno: la “call to action” dell’associazione Plastic Free

Per la giornata di domani migliaia di volontari in tutta Italia si sono dati appuntamento (nel rispetto delle norme anti-Covid) per ripulire parchi, spiagge e altri spazi pubblici dai rifiuti di plastica (e non solo) dispersi nell’ambiente. “Parola d’ordine, sensibilizzare”, sottolinea Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Odv Onlus.
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Federico Turrisi 17 Aprile 2021

Una grande mobilitazione civica contro l'inquinamento da plastica. Potremmo definire così l'evento nazionale di raccolta lanciato per domani 18 aprile dall'associazione Plastic Free Odv Onlus. L'obiettivo dichiarato è rimuovere 100 mila chilogrammi di plastica e altri rifiuti non pericolosi dall'ambiente. L'anno scorso, in occasione della data nazionale di settembre, furono raccolte 35 mila tonnellate; ma questa volta la partecipazione sarà decisamente più ampia.

"Difficile dare un numero preciso dei volontari: diciamo che saremo tra i 10 e i 15 mila. Sono più di 120 le città, da Nord a Sud (isole comprese), che hanno confermato la loro adesione alla campagna", afferma Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free. "Alcuni appuntamenti potrebbero saltare a causa delle misure restrittive per limitare la diffusione del coronavirus, soprattutto nelle zone rosse. Tuttavia, siamo fiduciosi di raggiungere il nostro obiettivo, operando nel massimo rispetto delle norme di sicurezza".

In realtà, il lavoro dell'associazione non si è mai fermato, anche nel corso della pandemia, che tra l'altro ha provocato un preoccupante aumento dei rifiuti usa e getta non biodegradabili: pensiamo solo ai guanti e alle mascherine monouso che purtroppo è capitato a tutti di ritrovare in giro abbandonati per terra. Con l'appuntamento di domani, Plastic Free si propone di concentrare in un'unica data tutti gli eventi di raccolta sul territorio italiano per lanciare un messaggio forte e chiaro. "Non solo le operazioni di pulizia in sè, ma anche le immagini di tutto il materiale raccolto portano nel tempo a sensibilizzare le persone", ribadisce De Gaetano.

E che fine farà tutta la plastica che viene raccolta? "Prima di muoverci, in ogni città chiediamo sempre il patrocinio del Comune di riferimento", prosegue il presidente di Plastic Free. "Il Comune, a sua volta, prende accordi o ci autorizza a prendere accordi con l'azienda locale che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani a cui poi spetta il compito di venire a recuperare il «bottino». In base alla tipologia di rifiuto, il materiale finisce nel termovalorizzatore (come nel caso delle mascherine) oppure viene avviato a riciclo (come nel caso delle bottiglie, siano esse di plastica o di vetro)".

L'associazione Plastic Free guarda già al futuro. È stata comunicata infatti la data del prossimo evento nazionale di raccolta, che sarà il 26 settembre. Nel frattempo, mai abbassare la guardia. Certo, rispettare l'ambiente significa innanzitutto fare la raccolta differenziata e smaltire in maniera corretta i rifiuti. Nessuno però ti proibisce di attivarti e di dare l'esempio, contribuendo in prima persona a mantenere la tua città più pulita. E allora, che la raccolta abbia inizio.