Ohga ha vinto il premio Bisceglia con un video-reportage sull’endometriosi

“Endometriosi: quel nemico invisibile che ha stravolto la vita di milioni di donne”, realizzato da Sara Del Dot, racconta una malattia ancora poco conosciuta attraverso le storie di chi ci deve convivere tutti i giorni. Ohga ha inoltre ricevuto una menzione speciale per l’articolo “‘Non lo perdo mai di vista’. Marcella e i 36 km a nuoto legata ad Alessandro, affetto dalla Sindrome di Usher” a firma di Emanuele La Veglia.
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Redazione 23 Settembre 2021
* ultima modifica il 23/09/2021

Ohga è la vincitrice del Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia. A guadagnarsi il prezioso riconoscimento è stato il video-reportage dal titolo "Endometriosi: quel nemico invisibile che ha stravolto la vita di milioni di donne", realizzato da Sara Del Dot. Storie di donne che convivono con una malattia purtroppo ancora oggi poco conosciuta e spesso sottovalutata o non diagnosticata. E proprio per questo, abbiamo voluto parlarne, informare, sensibilizzare, anche grazie all'aiuto del professor Massimo Candiani, primario dell’Unità di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Non solo, ma il nostro magazine ha ricevuto una menzione speciale per l'articolo "‘Non lo perdo mai di vista'. Marcella e i 36 km a nuoto legata ad Alessandro, affetto dalla Sindrome di Usher" di Emanuele La Veglia.

Il Premio è organizzato dall'omonima Fondazione, dedicata alla giornalista lucana scomparsa all'età di 27 anni per una malattia rara, assieme alla Libera Università Maria SS. Assunta – LUMSA di Roma. "Il suo obiettivo  – riporta il sito ufficialeè quello di promuovere un’informazione nel campo delle malattie rare che, relativamente all’evoluzione delle conoscenze, sia basata sull’evidenze scientifica e sul piano socio-sanitario sia capace di promuovere l’equità dell’accesso alle cure, oltre che valori quali la solidarietà e l’integrazione delle persone diversamente abili e la loro inclusione nella comunità sociale e civile".

Per noi si tratta di un riconoscimento importante, che conferma il nostro impegno in un'informazione corretta sul piano medico-scientifico. Ma rinnova anche la nostra volontà di far emergere quelle storie meno ascoltate, di dar voce a quelle persone la cui patologia è meno conosciuta. Vogliamo informarti, insomma, in modo rigoroso e attendibile, senza dimenticarci che la vita di ciascuno di noi è composta da mille sfaccettature, desideri, difficoltà e delusioni. Un mondo di emozioni che la malattia va inevitabilmente a toccare e sconvolgere e che deve essere raccontato per capire davvero cosa significhi convivere ogni giorno con un problema di salute.

Come Giovanna, che ha ricevuto la diagnosi di endometriosi a 26 anni e che ricorda dolori lancinanti che la costringevano a letto e non le permettevano di andare a scuola. O Eridania, che a causa della malattia si è separata dal marito. E Vania, che ha perso il lavoro dopo anni di mobbing e che ora si dedica ad aiutare altre donne nelle sue condizioni.

Continueremo quindi su questa strada. E proveremo a fare sempre meglio.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.