Ohga è la vincitrice del Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia. A guadagnarsi il prezioso riconoscimento è stato il video-reportage dal titolo "Endometriosi: quel nemico invisibile che ha stravolto la vita di milioni di donne", realizzato da Sara Del Dot. Storie di donne che convivono con una malattia purtroppo ancora oggi poco conosciuta e spesso sottovalutata o non diagnosticata. E proprio per questo, abbiamo voluto parlarne, informare, sensibilizzare, anche grazie all'aiuto del professor Massimo Candiani, primario dell’Unità di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Non solo, ma il nostro magazine ha ricevuto una menzione speciale per l'articolo "‘Non lo perdo mai di vista'. Marcella e i 36 km a nuoto legata ad Alessandro, affetto dalla Sindrome di Usher" di Emanuele La Veglia.
Il Premio è organizzato dall'omonima Fondazione, dedicata alla giornalista lucana scomparsa all'età di 27 anni per una malattia rara, assieme alla Libera Università Maria SS. Assunta – LUMSA di Roma. "Il suo obiettivo – riporta il sito ufficiale – è quello di promuovere un’informazione nel campo delle malattie rare che, relativamente all’evoluzione delle conoscenze, sia basata sull’evidenze scientifica e sul piano socio-sanitario sia capace di promuovere l’equità dell’accesso alle cure, oltre che valori quali la solidarietà e l’integrazione delle persone diversamente abili e la loro inclusione nella comunità sociale e civile".
Per noi si tratta di un riconoscimento importante, che conferma il nostro impegno in un'informazione corretta sul piano medico-scientifico. Ma rinnova anche la nostra volontà di far emergere quelle storie meno ascoltate, di dar voce a quelle persone la cui patologia è meno conosciuta. Vogliamo informarti, insomma, in modo rigoroso e attendibile, senza dimenticarci che la vita di ciascuno di noi è composta da mille sfaccettature, desideri, difficoltà e delusioni. Un mondo di emozioni che la malattia va inevitabilmente a toccare e sconvolgere e che deve essere raccontato per capire davvero cosa significhi convivere ogni giorno con un problema di salute.
Come Giovanna, che ha ricevuto la diagnosi di endometriosi a 26 anni e che ricorda dolori lancinanti che la costringevano a letto e non le permettevano di andare a scuola. O Eridania, che a causa della malattia si è separata dal marito. E Vania, che ha perso il lavoro dopo anni di mobbing e che ora si dedica ad aiutare altre donne nelle sue condizioni.
Continueremo quindi su questa strada. E proveremo a fare sempre meglio.