Olimpiadi, Europeo e Mondiale: il legno lamellare può salvare sport e ambiente

Il presente e il futuro delle costruzione è il legno lamellare. Salva l’ambiente, migliora l’efficienza energetica degli edifici, ma soprattutto può rappresentare anche una soluzione per creare impianti sportivi modulari con la capienza che diventa modificabile Abbiamo parlato con un’azienda leader del settore che resta in corsa per progettare lo stadio del Pordenone Calcio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 31 Maggio 2023
Intervista a Bear Stadiums International società di consulenza e design specializzata in impiantistica sportiva, realizza stadi sportivi e stadi da calcio modulari su misura.

Olimpiadi invernali 2026 sì. Europei 2032 forse. Olimpiadi 2036 forse. Mondiali di calcio 2050 grossissimo forse. Per il momento è vero, di certe ci sono solo le Olimpiadi invernali, ma l'Italia si appresta a compiere una rivoluzione nei prossimi decenni sia delle infrastrutture sportive, sia delle manifestazione. Una rivoluzione che oggi non possiamo pensare si possa fare come 30 e passa anni fa, ovvero utilizzando tanto e solo cemento. Per questo motivo bisogna cercare delle soluzioni tecnologiche e all'avanguardia nel campo delle costruzioni che possano permettere di sviluppare ricchezza economica, possano permettere di rinnovare e ammodernare alcuni impianti sportivi ormai divenuti troppo vecchi nel nostro Paese, ma allo stesso tempo che possano permettere di salvare l'ambiente e smettere di contribuire ad aumentare le emissioni di CO2. Una soluzione per il momento c'è.

Ohga ha ascoltato l'azienda Bear Stadiums International per capire come può diventare possibile, sempre più nel corso degli anni futuri, costruire impianti sportivi non più con cemento, ma con il legno lamellare. 

Il funzionamento del legno lamellare e il suo impatto ambientale

"Si tratta di un materiale di costruzione antichissimo, come la pietra. È strano quindi che oggi manca una cultura del legno in Italia come materiale di costruzione. Rispetto a costruire in cemento o in acciaio abbiamo  dei grandi vantaggi con il legno. Questo perché il legno oggi può essere ingegnerizzato, nel senso che oggi noi possiamo tagliare degli alberi giovani. Chiaramente da foreste che sono studiate apposta per questi tagli programmati che permettono quindi di non distruggere la foresta, ma di tenerla sempre in equilibrio. Tot tagli si fanno e tot alberi crescono. Con i tagli degli alberi giovani possiamo fare delle lamelle di legno lamellare, falle seccare e incollarle. Questo ci permette di avere delle travi, dei pilastri.

Tutte strutture che ci permettono di costruire un edificio, tenendo conto della resistenza alla flessione, alla compressione e torsione. Da questo punto di vista noi possiamo gradualmente, negli anni futuri, spostare la nostra attenzione sul legno lamellare come materiale da costruzione principale perchè non costa a livello ambientale, ma anche perché stocca carbonio. Ogni metro cubo di legno tagliato conterrebbe 250kg di carbonio.

Questo è fondamentale perché così facendo il carbonio non si disperde in atmosfera come invece accadrebbe se si dovesse utilizzare un materiale quale cemento o acciaio. È diventato molto importante quindi pensare a un nuovo materiale di costruzione che non disperda in atmosfera carbonio, ma che riesca a catturarlo".

Si verrebbe quindi a creare una simbiosi con altri materiali che vengono utilizzati insieme al legno lamellare. Nel senso, mi spiego meglio: il legno lamellare riuscirebbe a stoccare elementi inquinanti prodotti da tutti gli altri materiali da costruzione che vengono utilizzati per una futura struttura.

"Si diciamo che comunque lo schema di costruzione con il legno, oggi, prevede sempre l’utilizzo di altre tipologie di materiali. Per esempio tutti gli attacchi e gli agganci al sistema di fondazione vengono mantenuti in cemento armato. I giunti in acciaio. Quindi comunque è importante l’utilizzo del legno anche per assorbire gli elementi inquinanti di queste altre componenti".

Per quanto riguarda il calore, la componente del legno lamellare porta anche indirettamente una riduzione di consumi energetici? Penso al riscaldamento e al raffreddamento.

"Assolutamente sì. C’è una bassa trasmissione termica che ci permettono di avere edifici sempre freschi d’estate e caldi d’inverno".

La possibilità che lo stadio sia modulare che benefici porta all'ambiente nella fase di costruzione e ampliamento della struttura sportiva 

"Lo stadio modulare di per se è un vantaggio perché permette a chi costruisce di ragionare per moduli con tutti elementi simili e riproducibili. Quindi diminuzione dei costi e diminuzione dei tempi. Per quanto riguarda l’ampliamento, questo sistema costruttivo modulare permette assolutamente di farlo e i moduli possono essere di volta in volta decisi. Si può usare un interasse di 6 metri, ma anche di 8 metri. Non ci sono preclusioni progettuali. Si tratta di un sistema che si può fondere perfettamente con le richieste che vengono fatte".

Quale messaggio la vostra azienda vuole lanciare, nel settore di costruzioni sportive, dal punto di vista ambientale? 

"La cultura costruttiva si sta spostando inevitabilmente. Questo sta avvenendo già da una decina di anni e se lo scorso secolo era considerato quello dell’acciaio e del cemento, ci sentiamo di dire che questo è del legno. Dal punto di vista ambientale non vengono bruciate risorse. Il legno è prodotto dalla natura e come detto prima con il sistema corretto di tagli non provocheremmo un danno alle foreste. Per non parlare del fatto che le stesse foreste crescono da sole. È chiaro che non deve diventare una deforestazione selvaggia, ma devono esserci i giusti protocolli. Con questo sistema crediamo che possano esserci dei grandi vantaggi.

Non disperde energia, stocca il carbonio, non produce emissioni progettarlo perché viene dalle foreste. Dal punto di vista anti-incendio è sicuro. Gli stessi vigili del fuoco caldeggiano il suo utilizzo, perché strutture in legno lamellare che vanno a fuoco non collassano. L’acciaio invece diventa plastico e si accartoccia su se stesso".