Oltre 30mila reati ambientali in un solo anno, il dato preoccupante sull’Italia

Consumo di suolo, costruzioni edilizie, rifiuti, pesticidi, siccità, esondazione. Parliamo spesso di quanto c’è ancora da fare, dei dati negativi e positivi che si registrano in Italia. Non parliamo quasi mai però che dietro questi dati esiste anche l’Ecomafia e gli eco-crimini in Italia sono arrivati a livelli spaventosi.
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Mattia Giangaspero 13 Luglio 2023

L'anno in questione è il 2022 e in sostanza si sta parlando di eco-crimi. Eco-crimini che sono stati circa 84 ogni giorni nello scorso anno, 3.5 ogni ora e questo dato preoccupa molto. L'Italia con i suoi 30.864 crimini ambientali in un solo anno risulta essere ancora un Paese dove la percezione del cambiamento climatico, del riscaldamento globale, della siccità, dell'esondazioni, del consumo di suolo, non si ha. Questo lo diciamo anche perchè oltre alla portata molto grande dei reati commessi contro l'ambiente, c'è da analizzare il tendeziale, ovvero la crescita che questo dato ha negli anni. Infatti rispetto al 2021 i crimini sono in aumento, di poco, ma in aumento: +0.3%.

A fornire questi dati è stata Legambiente con il suo report annuale ‘Ecomafia' che indica in 8,8 miliardi il fatturato illegale maturato dalle ecomafie in diverse filiere colpite dal fenomeno. Sulla bilancia dell'illegalità a pesare di più è la cementificazione con una vera e propria impennata nel 2022. Dall'abusivismo edilizio fino agli appalti si contano 12.216 reati, il 39,8% del totale, +28,7% sul 2021. A seguire i reati contro la fauna con 6.481 illeciti penali, +4,3%, mentre scende al terzo posto il ciclo illegale dei rifiuti, dove si registrano 5.606 reati, -33,8%.

Un altro genere di eco-crimini che è molto diffuso in Italia, stando a Legambiente è quello dei roghi dolosi, colposi e generici. Per fortuna rispetto all'anno passato c'è un calo: 5.207, -3,3% sul 2021. Nell'agroalimentare invece sono 41.305 reati e illeciti amministrativi, mentre sul fronte archeomafia sono 404 i furti d'arte nel 2022.

Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Pichetto Fratin ha poi voluto sottolineare, alla fine dell'esposizione del Report di Legambiente alla Camera che: "La legge deve intervenire nel creare le condizioni affinché non vi siano le opportunità per delinquere, quindi in fase preventiva".