Ondate di calore e caldo torrido dopo siccità e alluvioni. Tutta “colpa” del cambiamento climatico? No, dell’uomo che ha distrutto il Pianeta

L’Agenzia europea per l’Ambiente con il suo nuovo rapporto ha provato a fare una previsione di quel che potrebbe accadere nei mesi estivi proprio al vecchio Continente. Caldo torrido, siccità, incendi e precipitazioni. Tutte condizioni estreme con un solo comune denominatore: il cambiamento climatico.
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Mattia Giangaspero 20 Giugno 2023

Non puoi negare che ci si sta abituando sempre di più a dover affrontare situazioni meteorologiche anomale, a doverne parlare, raccontare e sentire. Siccità prima, alluvioni e inondazioni poi e adesso anche il caldo torrido. Uno sbalzo continuo che non dovrebbe avvenire in questo modo repentino, ma con gradualità.

In sostanza abbiamo provato a riassumere quel che è stato il mese di maggio e l'inizio di giugno per l'Italia. Dopo un lungo periodo di siccità, sono arrivate forti precipitazioni con alluvioni e inondazioni che hanno colpito varie regioni, tra tutte l'Emilia Romagna. Pensa che solo a maggio si sono viste precipitazioni che prima sarebbero arrivate in 6 mesi.

Allora dopo che si è diventati più consapevoli che il cambiamento climatico stia già avvenendo, è giusto porsi una domanda: "Dobbiamo abituarci al fatto che questo clima estremo sia diventato la nuova normalità?".

È la stessa identica domanda che si è posta l'Agenzia Europea per l'Ambiente nel rapporto “Extreme summer weather in a changing climate: is Europe prepared?”.

E in questo rapporto si sono analizzati proprio i fenomeni più significativi degli ultimi anni. La lente d'ingrandimento è ricaduta soprattutto sugli effetti che, questi fenomeni, hanno avuto sulla popolazione. Dalle malattie legate al clima, al danno ambientale, all'economia.

Fatto tutto ciò si è voltata pagina. Si è passati alle prospettive future. Cosa ci si aspetta dal clima? Bastano tre parole: "Ondate di calore"

Caldo sempre più frequente, lungo e intenso e infatti si prevede che nell’Europa meridionale potrebbero esserci più di 60 giorni estivi in cui le condizioni meteorologiche diventino sempre più dannose per la salute umana. Maggiori morti o ricoveri e allora bisognerà adottare delle misure per evitare tutto questo.

Spostandoci invece nell'Europa nord-occidentale, le proiezioni indicano che avverranno eventi di precipitazioni più intense. Tra il 1980 e il 2021, i danni dovuti alle inondazioni sono stati pari a quasi 258 miliardi di euro e stanno aumentando in media ogni anno di oltre il 2%.

Passiamo alla sfera economica adesso. I periodi di siccità aumenteranno e questo sembra ormai appurato. Entro la fine di questo secolo i danni economici potrebbero passare dai 9 miliardi annui ai 25, con un riscaldamento globale di 1,5 °C. Invece i danni sarebbero 31 miliardi di euro all’anno con un riscaldamento di 2 °C e 45 miliardi di euro con un riscaldamento di 3 °C.

Le forti e costanti ondate di calore potrebbero portare anche ad altre conseguenze, ancor più dannose. Più caldo fa, più i rischi di incendio aumentano e la stagione degli incendi del 2022 ne è un esempio. Si è trattato del secondo anno peggiore, dopo il 2000, da questo punto di vista. Bruciati 5mila Km2 solo nei mesi estivi; per farti un esempio: la superficie del Lussemburgo.

Prima ti ho solo accennato che bisognerebbe prendere e adottare delle misure per evitare tutto questo. Bene una soluzione contro il cambiamento climatico c'è e parte direttamente dai singoli Comuni. Singoli Comuni che hanno sottoscritto il Patto dei sindaci per il clima e l’energia, impegnandosi ad agire sull’adattamento. Poi ci sono oltre 300 regioni ed enti locali che hanno firmato la Carta della missione dell’UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Entrambi sono due strumenti che possono adattare l'Europa alle nuove temperature.