Palio di Siena del 2 luglio 2023: una festa per tutti, tranne per i cavalli

Il 2 luglio torna l’evento tradizione: il palio di Siena. Una festa cittadina che però continua a essere una manifestazione pericolosa che mette in secondo piano i diritti degli animali.
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Mattia Giangaspero 30 Giugno 2023

Il 2 luglio a Siena torna la storica competizione, il "palio di Siena" una festa per la città e i suoi cittadini, ma non solo. L'evento è ancora fortemente radicata nel patrimonio popolare di tutti gli italiani. però non possiamo dimenticarci quel che è accaduto anche l'anno scorso, anno in cui si è tornati a celebrarlo dopo la Pandemia.

Diversi cavalli subirono degli infortuni e in particolare il cavallo ‘Zio Frac', un castrone baio di sette anni che portò alla vittoria la contrada del Drago. In cambio ricevette dal fantino  "Tittia" oltre 18 frustate solo negli ultimi 15 secondi di gara.

Per questo, in futuro sarà necessario impegnarsi affinché il Palio diventi più sostenibile e rispettoso dei diritti dei cavalli, per non rischiare che si trasformi in una festa anacronistica e pericolosa per gli animali.

Ti ricordo infatti che il Palio di Siena, tradizionale competizione fra le Contrade senesi di origine medievale, prevede che i cavalli, montati dai fantini, compiano tre giri di corsa di Piazza del Campo. Il cavallo che per primo riesce a terminare il percorso si aggiudica la vittoria, anche in caso sia stato disarcionato il fantino che lo cavalcava. Molto spesso, però, accade che diversi partecipanti – sia equini che umani – riportino degli infortuni più o meno gravi. E, purtroppo, per i cavalli un infortunio durante la corsa può significare l'abbattimento.

Come ricorda la LAV, tra il 1970 e il 2015 sarebbero morti a causa del Palio circa 50 cavalli. Tra le associazioni che chiedono che il Palio venga abolito, c’è anche l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa):

“Il Palio di Siena si conferma una manifestazione pericolosa che mette in secondo piano i diritti degli animali”, ha commentato l’Oipa con una nota stampa dopo la gara. “Ricordiamo da ultimo Raol, il cavallo abbattuto nel 2018 dopo essersi rotto una zampa, diventato il simbolo delle vittime del Palio di Siena. Questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali. Per questo motivo, da sempre, ne auspichiamo l’abolizione. La tradizione non vale la vita di un essere senziente”.