
Sui lati efficientamento energetico e aumento di produzione di energia solare è tutto più delineato. Il governo italiano con il Decreto Parco Agrisolare 2023 ha chiarito definitivamente l'aspetto burocratico del settore industriale 2.0: l'agroindustria solare. Sappiamo come questa industria può andare avanti implementando al proprio lavoro l'aspetto energetico del fotovoltaico.
Nel concreto, il decreto indica sia quali interventi diventano ammissibili, sia a quanto ammonteranno i fondi. Entrando più nel merito vengono specificati anche beneficiari e criteri di richiesta e assegnazione.
Finito con la lingua del burocratese passiamo agli atti concreti che vengono previsti con l'approvazione di tale legge. Principalmente l'idea è quella di realizzare impianti fotovoltaici su tutti i tetti delle fabbriche agricole, di zootecnica e agroindustriali, con una potenza compresa tra i 6KWp e 1 MWp.
Ovviamente viene stabilito un tetto massimo di spesa; 1500 euro a KWp costruito per il solo fotovoltaico, mentre per avere l'impianto di stoccaggio dell'energia prodotta la spesa non può sforare i 1000 euro, sempre a KWp.
Nel testo viene specificato anche che:
“Qualora siano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 30.000″.
In aggiunta alla questione energetica, la legge specifica che sono previste agevolazioni per chi compie anche lavori di rimozione dell'amianto, costruzione di un impianto di aerazione e un cappotto termico per il risparmio energetico.
Ti starai chiedendo a chi è rivolto questo decreto?
Sicuramente a tutte le aziende agroindustriali che posseggono il codice ATECO, ma anche le comunità energetiche rinnovabili o chi possiede allevamenti di animali con attività connesse.
Il testo integrale del Decreto