Parco nazionale del Gran Paradiso, una perla incastonata tra Piemonte e Valle d’Aosta

Nato quasi un secolo fa, quello del Gran Paradiso è il parco nazionale più antico d’Italia. Qui trova il suo habitat una fauna estremamente varia, che va dagli uccelli rapaci come l’aquila reale alla specie simbolo del parco stesso, ossia lo stambecco alpino.
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Federico Turrisi 12 Agosto 2020

"Allo scopo di preservare la fauna e la flora e di preservarne le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio". Con queste parole il 3 dicembre 1922 fu istituito il primo parco nazionale d'Italia: il parco nazionale del Gran Paradiso. Prende il nome dalla principale montagna (4.061 metri di altitudine) del massiccio omonimo, situato nelle Alpi Graie. Il parco si estende per 71.043,79 ettari a cavallo delle regioni Piemonte e Valle d'Aosta. Quello del Gran Paradiso è l'unico parco nazionale italiano ad essere stato inserito dallo Iucn, l'Unione internazionale per la conservazione della natura, nella Green List delle aree protette di tutto il mondo.

Il suo simbolo è la sagoma di uno stambecco alpino. Sai perché? Semplice, la storia del Gran Paradiso è intrecciata indissolubilmente a quella della salvaguardia di questo ungulato. Qui nella metà dell'Ottocento viveva l'ultimo nucleo di stambecchi rimasto in vita nelle Alpi: circa un centinaio di esemplari. Per tutelarli, nel 1856 l'allora sovrano del regno di Sardegna, Vittorio Emanuele II, dichiarò l'area intorno al Gran Paradiso Riserva Reale di Caccia, da cui poi sarebbe sorto il parco nazionale come lo conosciamo oggi. Tant'è vero che gli stambecchi odierni presenti sull'arco alpino sono tutti originari proprio dal ceppo del Gran Paradiso.

Oltre agli stambecchi, tra la fauna selvatica presente all'interno dell'area protetta troviamo camosci, cervi, lepri, marmotte, scoiattoli, cinghiali, lupi, volpi, linci ed ermellini. Tra gli uccelli invece ricordiamo la presenza di specie protette caratteristiche dell'ambiente alpino, come la pernice bianca; ma è possibile avvistare anche rarissimi rapaci come l'aquila reale e il gipeto, che recentemente è tornato a nidificare proprio nel territorio del parco.

Diamo anche uno sguardo alla flora. Nei boschi dei fondovalle gli alberi più frequenti sono i larici, insieme agli abeti rossi e ai pini cembri; qua e là ci si può imbattere in qualche maestoso abete bianco. A mano a mano che si sale i boschi lasciano lo spazio a vasti pascoli alpini che si riempiono di fiori nella tarda primavera. In alta quota il paesaggio è dominato dalle rocce e soprattutto dai ghiacciai. Il Gran Paradiso ne conta in tutto 21; tutti, però, stanno arretrando e si trovano purtroppo in grande sofferenza a causa del riscaldamento globale.