Parte la nidificazione delle tartarughe marine: nel Cilento registrati i primi 6 nidi

La stagione della nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta nel Mediterraneo è iniziata e sono stati individuati già i primi nidi in alcune località del Cilento come Ascea e Pioppi. Anche a Palinuro e a Camerota si vedono i primi nidi.
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Mattia Giangaspero 12 Giugno 2024

Nel Cilento, ancora prima dell'arrivo effettivo della stagione estiva 2024 si è vista la formazione dei primi nidi di tartarughe marine, ovvero le specie di tartarughe "Caretta Caretta". La prima nidificazione è stata registrata sulla spiaggia delle Saline a Palinuro di Centola, dove una mamma tartaruga ha deposto le sue uova.

Questa zona è diventata una vera e propria nursery per la specie, con la Campania che si è confermata la terza regione italiana per numero di nidi già nel 2023:  54 nidi trovati, soprattutto nella provincia di Salerno.

Sempre il 2023, è stato un anno da record per le nidificazioni di tartarughe marine anche in tutt'Italia, con 447 nidi totali, più del triplo rispetto al 2022.

È vero anche che l‘exploit di nidificazione anticipata avuto sia l'anno scorso, sia quest'anno è probabilmente dovuto al cambiamento climatico e al surriscaldamento delle acque, che stanno spostando sempre di più l'areale delle tartarughe marine verso il Mediterraneo Occidentale.

Il ritrovamento di un nido di Caretta caretta, a prescindere dal cambiamento climatico resta comunque un segnale positivo per la conservazione della specie, perché significa che con il passare degli anni anche le tartarughe marine iniziano ad adattarsi alle nuove temperature. 

Tornando, adesso alle nidificazioni ritrovate nel Cilento, anche ad Ascea, sono stati individuati tre nidi di tartaruga, mentre a Pioppi, frazione di Pollica, è stato trovato un nido. In tutto il Cilento già si contano 6 nidi al 12 giugno 2024.

Adesso l'interesse di tutti per il ripopolamento della specie delle Caretta Caretta è che questi nidi si schiudano e il compito di monitorare le intere aree per salvaguardarle è stato affidato alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, con il supporto di volontari e associazioni locali. Il lavoro di protezione dei nidi è importante perché questa specie di tartarughe marine è sempre sta a rischio a causa di minacce come l'inquinamento e la distruzione degli habitat naturali.

Dopo la nidificazione del 2024, il patrimonio di biodiversità del mar Mediterraneo sarà arricchito ulteriormente quando, man mano, avverrà la schiusa dei nidi e la corsa verso il mare di un vero e proprio esercito di baby tartarughe.