
Da mesi ormai gli incendi in Australia stanno spazzando via milioni di ettari di terreno, distruggendo l’habitat di miliardi di animali anche a rischio estinzione. E nonostante le fiamme siano praticamente impossibili da contrastare e anche solo da domare, gli sforzi per arginare il danno e “salvare il salvabile” sono tanti e su diversi fronti. Nelle operazioni di contrasto agli incendi e salvaguardia della fauna selvatica, infatti, sono stati impiegati volontari, veterinari, militari e varie forze dell’ordine da tutto il Paese. Migliaia di persone al lavoro giorno e notte, ma la cui forza non sembra mai essere abbastanza. Per questo, c’è bisogno di tutto l’aiuto possibile, anche a livello individuale, anche da parte di chi, per lavoro, gli animali li uccide.
È proprio ciò che ha fatto Patrick Boyle, cacciatore australiano di soli 22 anni che ha deciso di dare il proprio contributo individuale entrando nella foresta di eucalipti di Mallacoota, nel Victoria, alla ricerca di esemplari animali da trarre in salvo. Pochissimo tempo dopo essersi inoltrato nel bosco carbonizzato, Patrick ha trovato almeno dieci koala in gravi condizioni e li ha portati subito in salvo al rifugio. Lui stesso ha segnalato di averne trovati almeno altri 10 ormai morti. Quello di Patrick è solo uno degli esempi virtuosi che, anche solo in piccola parte, stanno contribuendo a salvare la vita di centinaia di animali. Nella speranza che le fiamme smettano presto di divorare l’Australia uccidendo i suoi abitanti.