
Partiamo dall'inizio di questa storia perché forse non lo sapevi. Tradizionalmente, i SUV erano il mezzo di trasporto preferito per raggiungere le aree remote, ma ora i botanici stanno adottando approcci più sostenibili e innovativi.
Il cambio nella scelta del mezzo da utilizzare è dettato esclusivamente dall'impatto ambientale. L'obiettivo dei botanici è quello di ridurre l'impatto ambientale e quindi la scelta del nuovo mezzo è ricaduta sull'uso del paramotore. Il paramotore in sostanza è un mezzo che combina un parapendio con un motore, permette ai ricercatori di sorvolare aree difficilmente accessibili e di atterrare in punti strategici per raccogliere campioni di piante. Il paramotore è particolarmente utile nelle zone desertiche costiere del Perù, conosciute come "lomas", dove le piante dipendono dalla nebbia per sopravvivere.
Questo mezzo è visto come mezzo ecologico rispetto al Suv perché riduce drasticamente le emissioni di CO2 e cerca di mitigae l'impatto del cambiamento climatico sulle aree visitate e studiate. Oltre al cambiamento climatico c'è anche da considerare la salvaguardia del terreno su cui si muove il paramotore. Sempre rispetto al Suv crea meno danni al suolo e alla bassa vegetazione
Ci sono ovviamente però anche delle criticità sull'utilizzo del paramotore. Infatti anche se i vantaggi dal punto di vista ambientale sono numerosi, bisogna tenere sempre conto delle condizioni meteorologiche. In caso di condizioni non favorevoli il paramtore potrebbe non essere più la prima scelta dei botanici che avrebbero difficoltà nello spostarsi da foreste a foreste.