Per un’abbronzatura perfetta inizia a prendere il sole un mese prima delle vacanze

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Per avere una bella tintarella a fine stagione devi muoverti d’anticipo e quindi iniziare a esporti al sole un poco alla volta, con protezione solare. Ti abbronzerai lentamente, ma il colorito durerà più a lungo e sarà più omogeneo. Scopri gli altri consigli.
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Valentina Rorato 15 Luglio 2022

Prendere il sole e abbronzarsi è l’obiettivo di chiunque abbia scelto una vacanza al mare. La tintarella ti regala un aspetto sano, rilassato e soprattutto ti ricorda che hai avuto la fortuna di staccare dal lavoro. Non è così facile, però, riuscire a raggiungere un colorito uniforme, omogeneo e duraturo. Molte persone perdono di vista i rischi legati al sole e si espongono per molte ore al giorno, magari senza usare un fattore protettivo adeguato. È un grave errore, perché non solo metti a repentaglio la tua salute, ma potresti anche non abbronzarti adeguatamente.

Come si fa? Il Tommaso Bianchelli, dermatologo di MioDottore, spiega come esporsi correttamente: “La ricerca di un’abbronzatura omogenea e durevole andrebbe in tutto e per tutto considerata un hobby per le persone e uno sport per la pelle: sono richieste preparazione, limitazioni del rischio di farsi male, esperienza e facilità di accesso all’attività. Nello specifico, la sintesi di melanina ha bisogno dei suoi tempi e un eccessivo carico di radiazioni ultraviolette comporta senz’altro un’abbronzatura  più rapida, ma anche conseguenze visibili, come le macchie solari, e invisibili, come il danno irreparabile verso il materiale genetico delle cellule colpite”.

È importante quindi iniziare a esporre la pelle circa un mese prima delle ferie, soprattutto quella del viso, magari facendo attività all’aperto e proteggendosi con un filtro SPF50+. Sono invece sconsigliate le lampade solari perché cariche di radiazioni ultraviolette e dunque dannose per la cute.

Le scottature

Fai molta attenzione alle scottature, che sono dolorose e pericolose.  “E’ a tutti gli effetti un’ustione di primo grado dovuta a radiazioni, in questo modo la pelle sviluppa solo macchie e la desquamazione induce un turnover cellulare che vanifica l’esposizione perché il pigmento viene eliminato più rapidamente. Tale comportamento è inoltre un fattore di rischio concreto per lo sviluppo del melanoma. Infine, è basilare ricordare che anche chi non è soggetto a scottature deve proteggersi. Chi si espone per periodi lunghi al sole, magari evitando le ore più a rischio, vive un’esposizione continua che riduce il rischio di melanoma, ma non quello di eventuali altri tumori maligni della pelle. Infatti,  esistono carcinomi squamocellulari e basocellulari, che possono presentarsi anche dopo decenni da una cattiva esposizione. È buona norma utilizzare un solare SPF50+, cappello, occhiali da sole e magliette in quanto sono presidi efficaci per ridurre i rischi di scottature”.

La dieta per l’abbronzatura

Per aiutare la tua pelle ad abbronzarsi devi fare molta attenzione alla dieta.  “È importante ricordare che la sinergia tra la protezione esterna, data dai filtri solari, e quella interna, ottenibile tramite una dieta sana, permette al sole di essere un alleato per il benessere. Dunque, in menu non possono mancare alcuni alimenti ‘amici’ della pelle con le alte temperature come cetrioli ricchi di vitamine A, B, C, potassio magnesio, calcio, iodio e manganese. Inoltre, il melone per la sua attività idratante e con la sua percentuale di potassio presente nella polpa ha effetti benefici anche  sulla circolazione e sulla pressione arteriosa; mentre le piante aromatiche, come basilico e menta, non solo conferiscono un ottimo profumo ai piatti, ma offrono anche minerali e polifenoli”, consiglia la dottoressa  Elena Pellegrino, nutrizionista di MioDottore.

L’esperta sdogana anche un falso mito comune: il beta-carotene presente in molti cibi non ha un’azione protettiva nei confronti dei raggi solari, perché non agisce direttamente sulla produzione di melanina. Infatti, l’assunzione di beta carotene contenuto negli alimenti non è sufficiente o sostitutivo dell’azione di una crema solare, come viene dichiarato dall’EFSA.