
Ti sarà capitato, quando vai a dormire più tardi del solito, di provare una fame insolita. Il fenomeno è normale perché il sistema circadiano che regola l'appetito è influenzato dai cambiamenti di luce nel corso della giornata e, secondo un recente studio, un ruolo principe è giocato dalla luce artificiale.
Due gruppi di ricercatori statunitensi, di Harvard e dell’università dell’Oregon, hanno constatato che sull'obesità non influisce solo la qualità del cibo che mangiamo, ma anche l'orario della giornata in cui lo consumiamo. Nel corso della giornata la nostra sensazione di fame è crescente, con un picco la sera perché la luce artificiale ci tiene svegli più a lungo di quanto dovremmo. Così facendo, i neuroni cerebrali che rilasciano le endorfine sono stimolati ad accrescere il bisogno di mangiare.
Questo è l'input che può innescare il food craving: alcuni alimenti, prevalentemente dolci e patatine, aumentano la secrezione di oppiodi endogeni. La conseguenza è il desiderio di ripetere l’esperienza anche nei giorni successivi e quindi di mangiare più spesso in ore tarde. Il meccanismo è simile a quello che si innesca dopo l'assunzione di una sostanza stupefacente.
Consumando meno energie tra l'ora di cena e l'ora del riposo, l'organismo trasforma le calorie in grasso, favorendo l'aumento di peso. Chi mangia molto a cena o nelle ore successive, soprattutto se si tratta di cibi e bevande ad alto contenuto calorico, ha, quindi, più probabilità di essere in sovrappeso.
Per evitare il food craving, alla sera è consigliabile scegliere cibi a basso contenuto glicemico e andare a dormire per riposare almeno otto ore, per evitare i morsi della fame.