Perché gli esseri umani non si fidano dell’intelligenza artificiale?

IA si sta sviluppando sempre più e da quando è comparsa Chat GPT, sono stati presentati sempre più progetti legati all’intelligenza artificiale. Dalle immagini modificate, all’utilizzo della tua voce in tutte le lingue. Proprio per questi aspetti gli esseri umani ancora non si fidano.
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Mattia Giangaspero 6 Ottobre 2024

Sicuramente al centro del dibattito mondiale sullo sviluppo tecnologico, economico e culturale non si fa che parlare di Intelligenza artificiale e questo per tutti i suoi aspetti che recentemente sono stati sviluppati e migliorati. Aspetti che veramente da un anno all'altro hanno visto un incremento di parametri e migliorie dal punto di vista ingegneristico al punto tale da arrivare alla fatidica scena del film "Io Robot" con Will Smith protagonista, ovvero le macchine diventano umane con dei sentimenti. A sua volta si risponde provando a bloccare questa ascesa. Ascesa che realmente in Europa e in altre parti del mondo rischiava di essere fermata, in quanto doveva essere normalizzata. Non è stato ancora fatto del tutto, ma il solo fatto che se ne sta parlando a livello mondiale fa capire che ci ritroviamo dinanzi a un cambio epocale per la società.

Un cambio che non tutti siamo pronti ad accettare. Molti di noi non si fidano ancora dell'Intelligenza artificiale e degli eventuali benefici che potrebbe portare se utilizzata correttamente.

Questo lo possiamo dire dopo un sondaggio condotto da Ipsos sui cittadini italiani. Dalla ricerca Ipsos condotta in collaborazione con l’Osservatorio Metaverso si evince che i fenomeni e le tecnologie di “realtà virtuale” e “intelligenza artificiale” sono di comprensione comune alla maggioranza degli italiani. Con precisione il 52% afferma di essere a conoscenza di un po’ di cose relative all’intelligenza artificiale e l’11% di saperne molto sul tema. Al contrario, soltanto il 6% dichiara di non possedere alcuna conoscenza in merito e un terzo (31%) di averne sentito semplicemente parlare.

Quello che però risalta maggiormente di questo sondaggio è la percentuale di persone che si fidano. Il 50% degli utenti ritiene che la sicurezza online sia adeguata, ma il 79% esprime preoccupazione per la protezione della propria privacy online – dato invariato rispetto al 2019 (78%).