Perché le mascherine hanno una data di scadenza?

Con l’aumento dei contagi e l’arrivo della stagione invernale le mascherine potrebbero tornare a coprire i nostri volti: prima di utilizzare questi DPI ricordati di controllare la data di scadenza Anche le mascherine, infatti, scadono e utilizzarne una dopo la data indicata sulla confezione significherebbe affidarsi a un dispositivo poco funzionale.
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Kevin Ben Alì Zinati 18 Settembre 2023
* ultima modifica il 27/09/2023

Mascherine, rieccoci. Nel giro di qualche settimana potresti rivederle ricoprire i volti dei viaggiatori su treni, metropolitane e aerei o dei lavoratori negli uffici pubblici.

Il dilagare delle nuove varianti del virus, da Eris a Pirola, ha già fatto registrare un aumento del 44% dei contagi in una sola settimana: se consideri poi che siamo a ridosso della stagione invernale e degli assembramenti in spazi chiusi, ecco allora che questi DPI potrebbero presto uscire dai cassetti in cui li avevamo stipati.

Prima di riesumarle, però, è necessario porsi una domanda: sono ancora buone? Sì, perché tutto ha una scadenza, comprese le mascherine.

E se i mesi e l’anno riportati sulle confezioni non vanno mai sottovalutati, ancora meno va fatto oggi che Sars-CoV-2 sta tornando a farsi sentire.

È necessario prestare attenzione alla data entro cui utilizzare un DPI perché altrimenti la sua efficacia e la sua sicurezza potrebbero risultare compromesse.

Indossare una mascherina scaduta, in questo caso, significherebbe quindi utilizzare un dispositivo poco funzionale e sicuro, esponendosi quindi al rischio di non essere protetto dal virus.

Gli esperti stimano la loro durata tra i 2 e i 5 anni, per questo è importante ricordarsi di controllare bene mese e anno riportati sulla confezione, specialmente di quella scorta di mascherine acquistata quando l’emergenza sanitaria era ancora attiva, i contagi all’ordine del giorno e la prospettiva di abbandonare un po’ più lontana.

Oltre alla data entro cui utilizzarle, devi anche fare attenzione al modo in cui le hai conservate. Tenerle per lungo tempo in ambienti caldi e umidi o vicine a fonti di calore – come il cassetto accanto al camino o sopra la cucina, per esempio – potrebbe averne alterato la capacità protettiva.

Conservare correttamente una mascherina significa, insomma, riporla in un luogo fresco e asciutto, al sicuro da eventuali sbalzi di temperatura o dal calore del sole.

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