
I campetti da gioco in asfalto sono un po’ il simbolo delle grandi metropoli americane e probabilmente saranno numerosi i telefilm o film ambientati negli Usa in cui hai visto i bambini o gli adolescenti giocano a basket tra i grattacieli. Questi parchi giochi sono destinati a scomparire, o quanto meno a essere ridotti. Come mai? Non è una scelta estetica, ma una necessità. Il cambiamento climatico sta facendo impennare le temperature, sempre di più, e queste aree con il caldo si trasformano in roventi e, soprattutto, inaccessibili.
Il Trust for Public Land, un’organizzazione senza scopo di lucro con la missione di "creare parchi e proteggere la terra per le persone, garantendo comunità sane e vivibili per le generazioni a venire", in collaborazione con le scuole, sta smantellando questi parchetti, per “vestirli” con pavimentazioni che assorbono il calore.
Attualmente ha contribuito a ristrutturare più di 300 parchi giochi scolastici in 23 Stati e nelle terre tribali. Secondo il gruppo, le scuole pubbliche coprono circa 2 milioni di acri di terra, gran parte dei quali sono stati ripuliti dagli alberi. All'interno delle città, le temperature sono in genere più calde nei quartieri densamente abitati e a basso reddito con poca copertura arborea, dove strade, edifici e parcheggi assorbono i raggi del sole, noto come effetto isola di calore urbano.
Gli spazi di gioco in asfalto, quando si surriscaldano, aumentano il rischio di ustioni da contatto e malattie da calore tra i bambini. I ricercatori dell'UCLA hanno documentato temperature superficiali di 62 gradi Celsius in alcuni campetti e hanno scoperto che la gomma e l'erba artificiale, le alternative preferite di molti distretti alla pavimentazione, possono diventare ancora più calde.
Ovviamente, questa rivoluzione richiede tempo e soldi, che spesso non ci sono. Le scuole cittadine in genere hanno più disponibilità rispetto a quelle di periferia. Questo può rendere l'inverdimento di un cortile scolastico un problema in molte zone. I progetti possono richiedere, inoltre, dai due ai tre anni per essere completati, con un costo che va da 400.000 a fino a 2,5 milioni di dollari.
Questo tipo di intervento nella vicina Canada si sta già facendo da anni. L'idea della depavimentazione, a volte nota come desealing, è semplice: sostituire il più possibile cemento, asfalto e altre forme di abbellimento duro con piante e terra. È in circolazione almeno dal 2008, quando è stato fondato il gruppo Depave a Portland, che si trova proprio al confine con Vancouver. I sostenitori dicono che la depavimentazione consente all'acqua di penetrare nel terreno, riducendo le inondazioni in caso di forti piogge, in modo da favorire la "spugnosità" delle città. Inoltre, si aiuta la fauna selvatica e si proteggono gli abitanti dalle ondate di calore. E pare chele iniezione di verde nelle strade cittadine possa anche migliorare la salute mentale delle persone.