Perché per conservare la biodiversità della Terra si guarda alla luna

Guardare alla luna per conservare la biodiversità della Terra rappresenta una delle soluzioni più innovative e promettenti per affrontare la crisi ecologica globale e un gruppo di scienziati ci sta seriamente pensando. Ecco come potrebbe funzionare questa cosa.
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Mattia Giangaspero 7 Settembre 2024

Siamo abituati a pensare che la biodiversità, quell’insieme che comprende la ricchezza e la varietà di specie presenti in un habitat, sia qualcosa di lontano dalla nostra vita, ma è la realtà naturale che forma la terra. Ogni cosa che esiste in natura, esiste sotto forma di più specie ed è lì che si racchiude il concetto di biodiversità. La biodiversità è: piante, funghi, piccoli mammiferi, uccelli e insetti, laghi, fiumi, rocce, montagne e a causa della crisi climatica tutto questo rischia di svanire.

Perché la biodiversità è in pericolo?

Siamo nel pieno della sesta estinzione di massa: la crisi climatica, la deforestazione, l'innalzamento dei mari e gli altri sconvolgimenti ambientali causati dalle nostre azioni (lo sfruttamento di suolo, l'inquinamento atmosferico, l'invasione di specie aliene) hanno messo e stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza di moltissime specie vegetali e animali (compresa la nostra).

In questo senso, uno studio di NatureServe focalizzato quindi sullo stato della biodiversità negli Stati Uniti, ha evidenziato dei segnali molto negativi. Il 40% degli animali e il 34% delle piante diffusi negli Stati Uniti sono a rischio estinzione, mentre il 41% degli ecosistemi sono a rischio di collasso. Sono numeri spaventosi e preoccupanti, che dovrebbero immediatamente far cambiare la rotta delle politiche climatiche tanto agli Usa quanto agli altri paesi del mondo.

Inoltre secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), circa un milione di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione.

Cosa verrà portato (esattamente) sulla Luna?

Oltre agli studi che pongono l'accento sui problemi della Terra causati dall'uomo, esistono anche ricerche che pongono delle soluzioni, una alquanto bizzarra, ma che può salvarci. Un gruppo di scienziati dello Smithsonian ha proposto la creazione di un biorepository lunare, un deposito criogenico situato nei crateri permanentemente ombreggiati della Luna.

Il progetto del biorepository lunare prende come modello il Global Seed Vault di Svalbard, in Norvegia, che conserva oltre un milione di varietà di semi come backup per la biodiversità delle colture mondiali.

Tornando alla Luna adesso, i suoi crateri, che rimangono a temperature estremamente basse, offrono un ambiente ideale per la conservazione a lungo termine del materiale genetico senza la necessità di elettricità o azoto liquido.

La Luna offre diversi vantaggi unici per la conservazione della biodiversità. In primo luogo, la sua posizione remota la rende immune ai disastri terrestri come terremoti, inondazioni e cambiamenti climatici. Inoltre, le temperature estremamente basse dei crateri ombreggiati permettono la conservazione criogenica senza l'uso continuo di risorse energetiche.