Perché tutti parlano della Svezia come Paese modello da imitare per ridurre il tasso di fumo? La verità è un’altra

La Svezia si distingue in Europa per avere la percentuale più bassa di fumatori, ma solo perché è stato introdotto un altro prodotto al posto della sigaretta, che sembra essere meno dannoso, ma fa comunque male alla salute se ne dovessi abusare.
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Mattia Giangaspero 22 Maggio 2024
* ultima modifica il 22/05/2024

Ridurre il tasso di fumo è un obiettivo fondamentale da perseguire per migliorare le condizioni di salute dell'essere umano, ma anche per migliorare le condizioni ambientali a livello nazionale e globale. L'Europa ha intrapreso una strada virtuosa che punta ad avere al massimo il 5% della popolazione come fumatore entro il 2040. La Commissione europea ha, inoltre, dedicato particolare attenzione alla lotta contro il fumo all'interno del Piano europeo per la lotta contro il cancro. Gli accordi internazionali, come la Convenzione quadro dell'OMS per il controllo del tabacco, hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre l'impatto del fumo. In dieci anni, questi accordi hanno contribuito a una riduzione del 15,5% del numero dei fumatori e del 7,5% tra i giovani sotto i 25 anni.

Un Paese, la Svezia è riuscita già a raggiungere la percentuale del 5%, ma non è propriamente da dover imitare. Non si tratta di un modello virtuoso e adesso vediamo perché.

Secondo i dati di Eurostat del 2019, solo il 6,5% degli svedesi fumava regolarmente, una cifra notevolmente inferiore alla media europea del 18,4%. Nel 2022, la percentuale è scesa ulteriormente al 5,6%, e si prevede che possa diminuire ancora La Svezia ha anche uno dei tassi più bassi di cancro in Europa, incluso il cancro alla bocca, che è spesso correlato al fumo. I tassi però sono così bassi non solo per un fattore culturale e storico del territorio, che comunque resta rilevante. In Svezia infatti hanno sostituito le semplici sigarette con lo ‘Snus' un prodotto a base di tabacco umido che si consuma per via orale, posizionandolo tra labbro e gengiva. Si tratta di un tabacco che però non va masticato, ma semplicemente tenuto in bocca. Grazie alle mucose con cui è in contatto riesce a rilasciare nicotina che viene assorbita dall'organismo.

La soluzione è stata quindi quella di sostituire le sigarette con questo prodotto perché è meno dannoso. Meno dannoso però secondo la Svezia. Infatti lo snus è vietato dal 1992 in tutt'Europa e questo dopo diversi studi portati avanti dall'OMS che non dimostrano danni inferiori e ha chiesto alla comunità scientifica di svolgere maggiori studi a riguardo.

Nel 2019 la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia governativa che regola le normative riguardo ai prodotti alimentari e farmaceutici negli Stati Uniti In un comunicato ha scritto che:

"Le prove scientifiche disponibili, tra cui studi epidemiologici sul lungo periodo, mostrano che l’uso esclusivo di questi specifici prodotti del tabacco non da fumo comportano rischi inferiori di tumore alla bocca, malattie cardiache, tumore ai polmoni, ictus, enfisema e bronchite cronica rispetto al fumo di sigaretta». La FDA ha tuttavia precisato che tutti i prodotti a base di tabacco sono potenzialmente dannosi, e che questa autorizzazione «non significa che siano sicuri o approvati dalla FDA".

Fonte | FDA

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