
Non tutti mangiano pesce, e non è solo il caso delle persone vegetariane o vegane. C'è anche chi preferisce i prodotti plant-based per ragioni di salute, riducendo il consumo di alimenti di origine animale, tra i quali rientrano anche tonno, salmone, merluzzo… Negli ultimi anni sul mercato sono comparsi diversi prodotti vegetali che imitano il pesce: sono sviluppati per soddisfare le esigenze di chi segue una dieta veg o di chi desidera ridurre il consumo di pesce e replicano sostanzialmente il sapore, la consistenza e l'aspetto del pesce utilizzando come base diversi ingredienti vegetali combinati tra loro.
Non c'è dunque nulla di sintetico o coltivato, in questo caso, ma semplicemente una ricetta che mette insieme consistenze e aromi per replicare al meglio la sensazione dei sapori di mare.
Non c'è un processo uguale per tutti e ogni azienda utilizza il proprio procedimento, ma la prima cosa da sapere è che spesso per far sì che gli stracetti o i bastoncini sappiano di pesce dal punto di vista del sapore si utilizzano le alghe essiccate e sminuzzate. Le alghe, infatti, "sanno di mare", potremmo dire.
Dopodiché, un po' come accade per i prodotti a base vegetale che replicano la carne, il principio di produzione comprende le proteine vegetali estratte dai legumi.
A questo punto è interessante capire com'è fatto il pesce veg. Molti di questi prodotti utilizzano tecniche di texturizzazione, come l'estrusione, per creare una consistenza fibrosa simile a quella del pesce. Vengono quindi utilizzati coloranti naturali come il succo di barbabietola o estratti di carota per imitare l'aspetto del pesce e infine gli ingredienti miscelati vengono cotti e formati in modo da replicare l'aspetto e la consistenza desiderata.
La combinazione base per replicare gusto e consistenza del pesce comprende questi ingredienti:
A volte viene usata anche la farina di ceci (come legante) e per prodotti come per esempio il salmone affumicato vegano le alghe vengono prima affumicate per ottenere il classico gusto del fumo.
Tra il pesce veg che oggi si trova in commercio ci sono i bastoncini che replicano il sapore del merluzzo, le fette di salmone veg affumicato, ma anche gli straccetti e il surimi, fino ad arrivare ai gamberetti vegetali.
In quest'ultimo caso, una ricetta diffusa prevede l'utilizzo di alghe marine (ingrediente principale della preparazione), acqua, olio di semi, zucchero, acido citrico, diversi aromi e conservanti, oltre al carotene per replicare le striature arancioni dei gamberi pescati.
Molto diffuso e amato è anche il tonno vegano, che si trova nel banco frigo e che ha la consistenza del tonno in scatola. Qui la base sono le proteine del pisello, mischiate agli aromi e agli altri soliti ingredienti per replicare il sapore in maniera davvero ottima.
Il pesce vegano ha diversi benefici, dal punto di vista della salute, dell'ambiente e dell'etica.
Per quanto riguarda il primo punto, devi considerare che è del tutto privo di mercurio e altri contaminanti spesso presenti nei pesci pescati. È anche generalmente povero di grassi saturi e ricco di proteine vegetali.
La produzione di pesce vegano ha poi un impatto ambientale minore rispetto alla pesca industriale, riducendo l'over-fishing e la distruzione degli habitat marini.
Infine, mangiare pesce plant-based ti consente di evitare la cattura e l'uccisione di pesci, rispondendo alle preoccupazioni etiche di chi segue una dieta vegana o vegetariana.