Dove si trovano i PFAS? Ecco sette oggetti della tua vita quotidiana che li contengono

Nella vita di tutti i giorni siamo circondati da oggetti che, purtroppo, contengono PFAS. Impariamo a conoscere quali sono e quali alternative scegliere.
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Francesco Castagna 2 Febbraio 2024

Si trovano in natura e purtroppo nei nostri oggetti da molto tempo, ma la sensibilità sul tema sta crescendo solo negli ultimi anni. Stiamo parlando dei PFAS, composti chimici altamente cancerogeni che l'Unione europea vorrebbe vietare del tutto a partire dal 2026. Anche se all'interno dell'UE molti di questi composti sono stati vietati, purtroppo è stato scoperto che i PFAS si possono trovare anche nel nostro sangue, come testimonia l'esperimento condotto su alcuni funzionari politici europei, tra cui Frans Timmermans.

Pfas in Veneto

Sono più comunemente conosciuti come PFAS, ma il loro nome per esteso è sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate. Questi "inquinanti eterni" sono oltre 4700 in numero, e sono molto dannosi per la nostra salute, perché possono provocare danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro. Vengono definiti "eterni" per via della loro struttura chimica, che non resiste particolarmente ai naturali processi di degradazione, finendo per intaccare sia l'essere umano che l'ambiente. Devi sapere inoltre che i Pfoa e i Pfos, due tipi di PFAS, sono passati da essere ritenuti "possibilmente cancerogeni" a "certamente cancerogeni" per l’uomo.

Ma quali sono gli oggetti che contengono questo tipo di composti chimici? Ecco una lista che potrebbe aiutarti, allo stesso tempo, a scegliere delle alternative valide.

L'acqua del rubinetto

Purtroppo la storica e famosa "acqua del sindaco" sarà anche buona, ma con molta probabilità nel 2024 contiene PFAS. Secondo le analisi condotte da Greenpeace su alcuni comuni lombardi, tra cui Milano, le acque sarebbero contaminate da questi composti chimici. Sebbene i gestori possano impegnarsi per abbassare i livelli di concentrazione, i costi per queste operazioni sono molto alti, tali che solo lo Stato può intervenire per risolvere una situazione del genere. In Veneto, che è stata dichiarata zona rossa a causa dell'alta concentrazione di questi composti, i cittadini tuttora preferiscono bere dalle bottiglie di plastica (purtroppo ci troviamo in uno di quei cortocircuiti per cui la scelta migliore non è quella sostenibile). In alternativa, potresti pensare di installare un depuratore con 3 filtri a carboni attivi e con l'osmosi inversa, per eliminare i PFAS.

Padelle antiaderenti

Sono diversi gli studi che hanno analizzato la presenza di questi composti chimici nelle padelle. L'Airc, fondazione italiana per la Ricerca sul Cancro, ha spiegato che il rivestimento antiaderente dei tegami non è associato a un aumento del rischio di ammalarsi di cancro, ma ci sono alcune condizioni che potrebbero invece aumentare il livello di rischio. Fai attenzione quindi quando la cottura raggiunge temperature troppo elevate e non utilizzare tegami dove la superficie è rovinata. Ecco perché ti consigliamo di acquistare le padelle Non-Stick Ecoshield, che non contengono alcun tipo di PFAS.

Stoviglie antiaderenti

Come per le padelle, anche tutte le stoviglie antiaderenti possono contenere PFAS, che vengono utilizzati per rivestire le padelle antiaderenti per evitare che il cibo si attacchi.

Tessuti e abbigliamento impermeabile

Se non lo sapevi, i PFAS vengono utilizzati anche per rendere i tessuti impermeabili, antimacchia e resistenti alle pieghe. Sono presenti quindi in giacche antipioggia, pantaloni da sci, tappeti e mobili imbottiti. Cosa fare quindi? Cercare tutti i corrispondenti che non contengono PFOA e altri tipi di PFAS, controllando se l'azienda dalla quale stai per acquistare ne fa uso.

Trucchi waterproof e igiene personale

Attenzione anche a questo tipo di cosmetici. Infatti anche nel caso della cura personale c'è il rischio di acquistare prodotti che contengono questo tipo di inquinanti eterni. È il caso di lozioni, shampoo e cosmetici, che "grazie" ai PFAS ottengono una consistenza liscia che aiuta a prevenire la loro separazione. Per un'alternativa esistono diversi prodotti PFAS free, per prenderti cura della tua igiene personale, ma anche della tua salute.

Prodotti per la pulizia

I PFAS vengono utilizzati in alcuni prodotti per la pulizia come detergenti per pavimenti e smacchiatori, in particolare tutti i prodotti che servono per lucidare molto probabilmente contengono questo tipo di composti chimici. Questi prodotti possono rilasciare PFAS nell'ambiente, ecco perché ti consigliamo di acquistare esclusivamente quelli che hanno come etichette dei prodotti «prive di PFAS».

Carta per alimenti

I PFAS vengono utilizzati per rivestire la carta per alimenti come scatole per pizza, sacchetti per popcorn e involucri per microonde. Ciò impedisce al grasso e all'umidità di penetrare nella carta. Cosa fare quindi? Utilizza i contenitori monouso biodegradabili senza PFAS.

Fonte| European Environment Agency;