Piante in camera da letto: ecco quali e quante ne puoi tenere

I miti sono duri a morire, ma questa credenza popolare va analizzata e sfatata: è vero che sarebbe meglio non tenere le piante nelle stanze in cui dormiamo? Ecco la risposta scientifica.
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Francesco Castagna 22 Gennaio 2024

Verità o leggenda metropolitana? Quando si pensa alle piante in camera da letto, molte persone sono convinte che sia vietato tenerle perché dannoso per la salute. Se infatti di giorno le piante emettono ossigeno, di notte rilasciano diossido di carbonio. C'è, invece, chi sostiene che sia benefico tenerne qualcuna nel luogo in cui ci si riposa. Chi ha ragione?

Ecco una piccola guida per capire se le piante in camera da letto siano dannose e – eventualmente – quante tenerne per dormire con serenità.

Dormire con le piante: si può?

La risposta è sì, ma è bene chiarire come e perché. A spiegare perché sia possibile tenere delle piante in camera da letto è addirittura la NASA, che ha svolto uno studio per capire se le piante purifichino davvero gli spazi chiusi. A lato, l'esperimento ha permesso di capire anche se dormire con le piante sia dannoso o benefico. La domanda è lecita: le piante, infatti, di giorno rilasciano ossigeno grazie alla fotosintesi clorofilliana assorbendo diossido di carbonio, ma durante la notte emettono questo stesso diossido di carbonio. È quindi salutare tenerle in camera mentre dormiamo?

Per capirlo, i ricercatori della NASA hanno studiato il comportamento di una serie di piante tra le più comuni (l'edera, lo Spatifillo, l'aglaonema, il bambù, diversi tipi di Dracaena, il ficus Benjamin…). Il risultato è chiaro e dice che il diossido di carbonio rilasciato dalle piante (che non è da confondersi con il monossido di carbonio, pur essendo come esso inodore e incolore) è davvero esiguo e per questo essenzialmente innocuo (al contrario del monossido che è invece pericolosissimo anche a basse concentrazioni).

Ma cosa significa "esigiuo"? Significa che il diossido di carbonio prodotto dalle piante (che è lo stesso che produciamo noi con la respirazione) è molto meno rispetto a quello prodotto dagli esseri umani e dagli animali da compagnia. Se dormiamo con altre persone o animali, quindi, i valori non cambiano di molto.

I benefici

Accanto a questa notizia, c'è da dire che le piante da appartamento sono sempre una buona idea. Sono infatti un ottimo rimedio contro l'inquinamento domestico (sono diversi gli studi che lo dimostrano, come quello che spiega come le piante riducano i livelli interni di formaldeide e quelli di composti organici). Se a questo si unisce il fatto che le piante filtrano l'aria e riducono i livelli di stress, si può affermare che non è una cattiva idea tenerne qualcuna in camera. Ma quante?

Quante e quali piante tenere in camera

Ma quindi quante piante è meglio tenere in camera da letto? Non c'è un limite, in realtà. Il consiglio è quindi quello di tenerne un paio, arrivando anche a quattro o cinque, senza problemi (ricordiamo che il diossido che producono è minimale, rispetto a quello di un essere umano di sessanta o ottanta chili!), scegliendo quelle più benefiche per l'aria e per lo stress: il potus, la sansevieria (che di notte, addirittura, produce ossigeno assorbendo l'umidità), la Dracaena o l'aloe.

Il pothos

Non averne uno in casa sarebbe un peccato. Perché il pothos è una pianta rampicante, estremamente facile da curare, e bella sotto ogni punto di vista, anche se non fiorisce. Le sue foglie color verde brillante sono molto decorative e per averne cura basta nebulizzarle di tanto in tanto nel periodo estivo e non esporle mai ai raggi diretti del sole.

Questa pianta ha bisogno di una luce particolarmente diffusa, ma non diretta del sole. Se la esponi direttamente alla luce del sole, le foglie potrebbero bruciarsi.Il pothos più essere coltivato anche in mezz'ombra o in ombra, ma in questo caso le foglie tendono a perdere le loro variegature. La temperatura massima è 25°C, mentre la minima è di 10°C.

Il terreno ideale in cui coltivare il pothos si ottiene mescolando al terriccio anche foglie, sabbia e torba in parti uguali, senza dimenticarsi di disporre sul fondo del vaso dell’argilla espansa o dei cocci di terracotta per favorire il drenaggio dell’acqua.

La

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Chiamata anche Sanseveria, è una pianta da appartamento che appartiene alla famiglia delle Asparagaceae e che viene molto apprezzata per la sua capacità di ripulire l'aria dell'ambiente domestico in cui è collocata. Ha bisogno di molta luce e che fatica a sopravvivere sotto i 3°C, resistendo invece piuttosto bene ad alte temperature. Avere in casa una Sansevieria comporta importanti beneficiper l'ambiente domestico, vista la capacità di queste piante di produrre ossigeno e assorbire invece le sostanze nocive presenti nell'aria. Per questo motivo, la NASA ha inserito la Sansevieria nella lista delle piante purificatrici.

La Dracaena

La dracaena marginata (o dracena) è una pianta d'appartamento davvero molto bella, caratterizzata da un sottile fusto e da foglie sottili e appuntite. Non necessita di molta acqua e va innaffiata in estate almeno due volte alla settimana, mentre in inverno almeno una volta ogni dieci/quindici giorni. Quando è in salute è molto rigogliosa, e non richiede nemmeno cure eccessive. Quando la dracena si trova in un vaso (la prima volta e le successive), assicurati di mettere uno strato di sassolini o argilla espansa sul fondo del vaso, in modo da drenare meglio l'acqua dell'annaffiatura evitando che marcisca le radici.

L'aloe

Si tratta di una pianta molto facile da mantenere in buona salute, che ha bisogno di tanto sole, ma poca acqua (una volta ogni due settimane). L'aloe vera necessita di molto sole e poca acqua. Dovresti quindi scegliere un angolo della casa o del tuo balcone che sia ben illuminato. Ricordati: ha bisogno di poca acqua. Se hai deciso di coltivare una pianta di aloe vera in casa, non devi fare altro che procurarti un vaso grande di terracotta, della terra da giardino e torba in misura uguale, della ghiaia o dell’argilla espansa da mettere sul fondo del vaso come sistema di drenaggio e naturalmente una piantina di aloe da piantare.

(Scritto da Sara Polotti il 27 Novembre 2021,
modificato da Francesco Castagna il 22 gen 2024)