Spheniscus demersus Pinguino del Capo

Pinguini africani sull’orlo dell’estinzione: una corsa contro il tempo entro il 2035

Gli esperti della Two Oceans Aquarium Foundation avvertono che i “pinguini africani”, noti anche come “pinguini del Capo”, rischiano l’estinzione entro il 2035. Per contrastare questa minaccia, è stata lanciata la campagna “Not on Our Watch”, che riunisce varie organizzazioni per salvaguardare l’habitat e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sorte di questa specie.
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Roberto Russo 15 Agosto 2023

I "pinguini africani", noti anche come "pinguini del Capo", stanno affrontando una battaglia contro l'estinzione e il loro futuro è appeso a un filo sottile.

Secondo gli esperti della Two Oceans Aquarium Foundation, organizzazione di conservazione della fauna selvatica con sede in Sudafrica, se non verranno intraprese rapidamente misure decisive, potremmo assistere alla scomparsa di questa specie entro il 2035. È una proiezione allarmante che suggerisce che circa 500 coppie riproduttive di pinguini africani potrebbero essere perse ogni anno nei prossimi 12 anni, portando alla completa estinzione di questi animali.

Le caratteristiche del pinguino del Capo

Tra le varie specie di pinguini che popolano le fredde acque dell'emisfero australe, il "pinguino del Capo", noto anche come pinguino africano o pinguino sudafricano (Spheniscus demersus) è originario delle coste sudafricane e namibiane, ed è un esempio affascinante di adattamento evolutivo. Tra l'altro uno studio italiano ha evidenziato una particolarità di questi pinguini: durante il periodo dell'accoppiamento comunicano attraverso un linguaggio che rispetta delle specifiche norme linguistiche e che non si allontana troppo da come è strutturato quello umano.

In passato, questi pinguini erano diffusi in numeri considerevoli, con stime che parlano di milioni di coppie riproduttive all'inizio del XX secolo. Tuttavia, oggi la loro popolazione è in declino, e solo circa 11.000 coppie sopravvivono. Questa drastica riduzione ha attirato l'attenzione dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), che ha inserito il pinguino africano nella sua Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione.

I motivi per questa grave situazione sono la perdita di habitat, la pesca eccessiva, l'inquinamento marino e i cambiamenti climatici (basti pensare all'incremento degli eventi meteorologici estremi, come tempeste e inondazioni). Tutti elementi che stanno mettendo a dura prova le loro popolazioni.

La campagna Not on Our Watch

Numerose organizzazioni stanno lavorando per la conservazione di questi pinguini, cercando di proteggere le loro colonie e di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare questa specie. Tra queste si distingue la Two Oceans Aquarium Foundation che, in collaborazione con il Florida Aquarium, il Georgia Aquarium e l'organizzazione australiana Zoos Victoria, ha lanciato la campagna "Not on Our Watch" (che possiamo tradurre con Non sotto il nostro sguardo) con l'obiettivo di esercitare pressioni sulle autorità affinché introducano restrizioni alla pesca e attuino un piano globale di conservazione.