Plastica monouso nelle scuole: quanti istituti sarebbero pronti a rinunciare?

L’associazione Marevivo lancia un appello a insegnanti e studenti per eliminare la plastica monouso con la campagna #StopSingleUsePlastic. L’invito, rivolto a tutti gli istituti italiani, è già stato accolto da una scuola di Lipari che ha installato una macchina compattatrice per riciclare le bottiglie in plastica.
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Gaia Cortese 22 Gennaio 2019

Basterebbe che dieci scuole rinunciassero alla plastica usa e getta per risparmiare all’ambiente circa un milione di bottigliette all’anno. Per questo motivo Marevivo, in collaborazione con la Fondazione Sorella Natura, vuole coinvolgere più istituti scolastici possibile affinché aderiscano all’appello #StopSingleUsePlastic per eliminare la plastica monouso. D'altronde i numeri parlano chiaro: se in una classe ogni giorno viene consumata una bottiglietta d’acqua a testa, al termine dell’anno scolastico le bottigliette consumate raggiungono la quota di circa 4.000. Un istituto qualsiasi, con almeno 25 classi, ne consumerebbe fino a centomila. Per arrivare a circa un milione di bottigliette di plastica, basta contare dieci istituti.

«Dopo aver lanciato la petizione su Change.org, e l’appello ai Palazzi della politica, agli enti e alle università, e aver ottenuto l’adesione del Ministero dell’Ambiente, ora ci rivolgiamo anche alle scuole – ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo -. In attesa dell’approvazione della legge Salvamare e della Direttiva europea sulla plastica monouso, chiediamo agli istituti scolastici di anticipare i tempi e di introdurre il divieto dell’impiego di prodotti usa e getta nelle classi, nei servizi e negli uffici della struttura. Le scuole svolgono una funzione importante nella formazione ed educazione dei ragazzi e possono avere un ruolo cruciale nel sensibilizzare le nuove generazioni sul problema dell’inquinamento da plastiche».

Se d’altronde è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Ambiente lo scorso 6 dicembre, per un Piano Nazionale per l’Educazione Ambientale nelle scuole italiane, non sorprende che l’appello per salvare l’ambiente sia rivolto soprattutto ai bambini e ragazzi di oggi, che saranno gli adulti di domani. È, infatti, fondamentale che siano le nuove generazioni a prendersi cuore delle sorti del nostro Pianeta, e che fin dall'età scolare, s'impegnino in qualcosa per la salvaguardia dell'ambiente.

Nell'ambito di questa campagna, l’associazione Marevivo chiede di sensibilizzare insegnanti e studenti sull’importanza di eliminare la plastica usa e getta, oltre a impegnarsi tutti insieme a compiere piccoli gesti significativi. Non solo i distributori di bevande in bottiglie dovrebbero essere sostituiti da erogatori di acqua dove poter ricaricare la propria borraccia, ma sarebbe anche doveroso eliminare le stoviglie monouso come bicchieri, piatti, posate e cannucce. Un esempio virtuoso? A Lipari l'istituto comprensivo Santa Lucia ha aderito con l’installazione di una macchina compattatrice per riciclare bottiglie in plastica. Speriamo che molte altre scuole ne imitino l’esempio.