Politiche agricole, l’Unione europea anticipa i pagamenti alle aziende per la transizione verde del 2023

Si tratta di oltre 2miliardi di euro che l’Europa ha messo a disposizione per tutte le attività agricole che incentiveranno politiche sostenibili, sia sui livelli di produzione, sia sui livelli di sviluppo. Vediamo chi sono i diretti interessati a cui sono rivolti le risorse economiche.
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Mattia Giangaspero 23 Ottobre 2023

Sono disponibili già i primi pagamenti, da parte dell'Unione Europea, per quanto riguarda il fondo Pac, ovvero quello legato alle politiche agricole applicate da industrie e PMI. Si tratta di pagamenti anticipati da 2.4 miliardi di euro per la transizione verde anche nel settore agricolo industriale.

E il primo a essere contento di questo aiuto e sostengo dell'Ue nel 2023 verso l'agricoltura è stato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il quale ha espresso la sua soddisfazione in un momento in cui le imprese agricole vivono periodi di criticità vista la morsa sia del cambiamento climatico, sia dei prezzi dell’energia.

"Immettiamo liquidità per 722mila aziende con 1,725 miliardi e contiamo, entro il 30 giugno, di poter arrivare a 7 miliardi. Diamo la possibilità ai nostri agricoltori non solo di resistere ma di programmare il lavoro e continuare a produrre e garantire alle persone buon cibo e un’alimentazione sana".

A chi sono rivolti i fondi PAC?

Chi otterrà queste risorse economiche saranno:

  • I diretti agricoltori che aumenteranno la loro redditività grazie alla sostenibilità ambientale
  • Attività agricole con 14-50 ettari massimo
  • Più nello specifico alcune risorse saranno rivolte ai giovani agricoltori
  • Coloro che promuoveranno pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente (eco-schemi) destinate a tutelare ambiente, biodiversità e benessere degli animali
  • Chi coltiverà frumento duro, soia, riso, pomodoro da trasformazione, barbabietola da zucchero, semi oleosi, agrumi, olio di oliva e piante proteiche
  • Infine coloro che punteranno sullo sviluppo rurale per superfici e animali (biologico, integrato e zone svantaggiate)

Infine, un'importante considerazione va fatta anche e solo sul nostro Paese. L'Italia è stato il primo Stato europeo a erogare i soldi verso coloro che ne avevano diritti e in questo modo, ha spiegato il ministro Lollobrigida l'obiettivo è diventato quello di dare, agli agricoltori, la possibilità di programmare i piani di investimento per le diverse aree di intervento.