Polli da allevamento bio: perché sceglierli anche se costano di più

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
La carne del pollo è fra quelle più economiche, per questo il più delle volte la tua scelta ricadrà su di essa. Devi sapere però che comprare prodotti provenienti da allevamenti biologici non è solo uno strumento per contrastare lo sfruttamento intensivo degli animali, ma anche un modo per prenderti cura di te.
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Giulia Dallagiovanna 4 Gennaio 2019

La ragione per cui non sarai invogliato a comprare polli biologici è che costano più degli altri. Il motivo per cui dovresti mangiarli è che sono quelli che ti fanno più bene. E poi hanno vissuto meglio. Non solo sono stati liberi di razzolare e deambulare in un pascolo, ma nei mangimi che hanno consumato non c’era traccia di agenti chimici. Il risultato si sente: valori nutrizionali più alti e carni più saporite. Eliminata anche ogni forma di antibiotico e assolutamente banditi gli ormoni. E ricorda che quello che ha assunto lui, te lo ritrovi nel piatto.

Perché scegliere polli da allevamento bio

Innanzitutto, sono animali che hanno avuto uno spazio dove razzolare e deambulare. Hanno quindi potuto mantenere i muscoli in movimento e questo ha reso la carne più tenera rispetto quella di esemplari provenienti da allevamenti intensivi. Inoltre, il valore nutrizionale è maggiore perché sono stati cibati in modo più salutare.

Un aspetto fondamentale dell’allevamento bio è proprio la filiera che sta dietro l’animale, a partire dal mangime. A galline e polli vengono forniti mais, grano, orzo, piselli o favini, tutti rigorosamente coltivati senza pesticidi o concimi chimici. Nella carne quindi non rimarrà traccia di residui potenzialmente dannosi per il tuo corpo. Non solo, ma segnerà livelli più alti di Omega-3, ferro, vitamina E e polifenoli.

Quello che non troverai invece sono antibiotici e ormoni: ai polli stipati nei capannoni vengono somministrate cure veterinarie preventive, in quanto il rischio di contagio è molto elevato e dannoso per l’intera produzione. Fra gli animali liberi di prendersi il proprio spazio, le malattie si diffondono più lentamente ed è permesso solo l’utilizzo di farmaci omeopatici.

Le regole per l’allevamento bio di polli

L’Associazione italiana agricoltura biologica in Lombardia spiega che le norme di riferimento sono il regolamento comunitario 834 del 2007 e l’889 del 2008. Come ti ho già accennato, il principio di base dell’allevamento biologico è l’eliminazione di agenti chimici e l’instaurazione di un ciclo virtuoso. Il pollo viene nutrito con mangime coltivato in modo naturale, mentre i suoi escrementi vengono poi riutilizzati per concimare i campi.

I ricoveri nei quali vengono allevati i volatili non possono contenere gabbie, ma solo trespoli di dimensioni adatte dove possano appollaiarsi e nidi dove covare. Inoltre almeno un terzo della superficie del suolo dev’essere solida e coperta da paglia, trucioli di legno o sabbia. Devi sapere infatti che alle galline piace molto farsi i cosiddetti “bagni di sabbia”, che fra le altre cose mantengono bello il piumaggio.

Le strutture devono essere ben illuminate dalla luce solare e consentire almeno 8 ore di buio al giorno, mentre negli allevamenti intensivi il ciclo circadiano viene completamente alterato. Naturalmente, poi, gli animali devono poter uscire all’aperto ogni volta che lo desiderino e per almeno due mesi all’anno. Nel pascolo troveranno arbusti e cespugli, perché sono volatili di boscaglia e quindi abituati a nascondersi. Ma ci sarà anche paglia e cibo distribuiti a intervalli regolari, perché la maggior parte del tempo lo impiegano a razzolare e se non beccano il terreno, tendono a rivalersi sulle loro stesse penne.

In generale, ogni pollo deve avere a disposizione 4 metri quadrati nei quali muoversi liberamente, mentre lo spazio scende a 120 centimetri quadrati per le galline ovaiole, anche perché rimangono vicine al nido per la maggior parte del tempo.

Come riconoscere polli da allevamenti bio

Il sito di Gambero Rosso consiglia come individuare carni di volatili che non provengono da allevamenti intensivi. La prima cosa che devi guardare è il petto, che dev’essere non troppo largo, ma molto profondo. La carne deve avere un colore rosato e un aspetto sodo, perché come ti dicevo i polli hanno avuto possibilità di sgranchire spesso i muscoli. Guarda anche la testa dell’animale e assicurati che la pelle non sia troppo staccata dalle ossa e gli occhi non risultino affossati. Infine, il peso ideale non supera i 2 chilogrammi.