
Agli abitanti di San Francisco è sembrato di essere catapultati in uno scenario distopico. Effettivamente le foto lasciano senza fiato, ma allo stesso tempo creano un senso quasi di angoscia. Il motivo per cui il cielo sopra la città californiana si è colorato di rosso è legato al fumo e alla cenere rilasciati dai vasti incendi che stanno devastando la regione.
Sono ormai tre settimane che il nord della California brucia. Le temperature ben al di sopra la media – lo scorso 6 settembre nella contea di Los Angeles sono stati toccati 49,4 gradi centigradi, la temperatura più alta mai registrata nella regione – e la presenza persistente di venti secchi hanno innescato una serie di incendi che hanno distrutto al momento circa 800 mila ettari di foresta, costringendo il governatore Gavin Newsom a dichiarare lo stato di emergenza. Le fiamme stanno interessando aree anche di altri stati della West Coast, tra cui l'Oregon e lo stato di Washington.
Il risultato è questo: per gran parte della mattinata di ieri la baia di San Francisco è stata completamente coperta da una coltre di fumo arancione che ha ridotto l'illuminazione solare e costretto le automobili a circolare con i fari accesi anche di giorno. Di sconvolgente bellezza sono anche le immagini del parco nazionale di Yosemite, nella catena montuosa della Sierra Nevada, avvolto da una densa nube rossastra.
Le conseguenze degli incendi in California sono drammatiche. Oltre a spazzare via ettari di vegetazione, i roghi stanno liberando una grande quantità di carbonio in atmosfera. Se non ti convincono le parole, guarda le fotografie e i filmati: come si fa ancora a negare che siamo in piena emergenza climatica?