Cosa fare se ti punge una tracina? Impara a riconoscere i sintomi dell’attacco del pesce ragno e scopri quali sono i rimedi

Una puntura di tracina, o pesce ragno, può trasformarsi nell’incidente che ti rovina le vacanze. Potrebbe accadere soprattutto a un piede, magari perché la calpesti per sbaglio mentre si nasconde sul fondale sabbioso del Mar Mediterraneo o di altre acque europee: è sicuramente un’esperienza dolorosa, ma l’importante è riconoscere la puntura velocemente e sapere quali sono i rimedi più efficaci per alleviare i sintomi.
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Giulia Dallagiovanna 13 Luglio 2021
* ultima modifica il 13/08/2023

La tracina è conosciuta anche come pesce ragno, e sebbene il suo aspetto non faccia così paura può diventare il tuo incubo quando vai al mare a causa della sua puntura, che fa male ed è pure velenosa. Questa specie, appartenente alla famiglia Trachinidae, è diffusa nelle acque di quasi tutta Europa, dal Mar Mediterraneo all'Oceano Atlantico orientale, e ha l'abitudine di nuotare tra i fondali fangosi o sabbiosi, solitamente a basse profondità. Purtroppo questo aumenta il rischio di avvicinarsi involontariamente alle tracine, che non sono animali aggressivi ma, se spaventati o disturbati, reagiscono pungendoti con le loro spine che iniettano delle tossine.

La puntura di tracina può essere curata con alcuni semplici rimedi, prima di tutto per alleviare il dolore. Per questo è importante capire come riconoscerla e soprattutto cosa fare in caso di sintomi più gravi, che sono piuttosto rari ma possono comparire in alcune particolari situazioni.

Cos'è la tracina

Per prima cosa, eccoti qualche curiosità per imparare a conoscere meglio la tracina: esistono 9 specie diverse di pesce ragno e la maggior parte di queste appartiene al genere Trachinus. Possono avere dimensioni diverse e andare da circa 15 centimetri, fino agli oltre 50 centimetri della cosiddetta tracina raggiata. Tu dovrai prestare attenzione soprattutto a quella più piccola, la tracina vipera, che vive nel Mar Mediterraneo e si muove anche in acque molto basse. La trovi spesso entro i 30 metri di profondità, sebbene alcuni esemplari si spingano fino ai 150 metri.

Come ti ho accennato, il problema è che le tracine si mimetizzano molto bene con il fondale e non riuscirai quindi a individuarle facilmente dalla superficie. Questo perché il loro colore è compreso tra il giallo e il marroncino, quindi non troppo diverso dalla sabbia, mentre il corpo è formato da una testa dalla forma schiacciata. Proprio questa caratteristica permette loro di mantenere la posizione tipica, con il corpo semisepolto nel fondale: in questo modo, ti basterà avvicinarti senza saperlo al pesce ragno e questo, come semplice atto di difesa, ti pungerà.

La puntura di tracina avviene tramite una pinna dorsale, composta da 5 o 7 spine, che rimane abbassata a riposo e viene sollevata al primo segnale di pericolo. Questa è collegata a un tessuto spugnoso che a sua volta genera un veleno che contiene varie sostanze tossiche di natura proteica, tra cui la dracotossina, la serotonina e l'istamina.

La tracina è in grado di mimetizzarsi perfettamente con il fondale sabbioso: non è aggressiva, ma se si sente minacciata ti pungerà per difendersi.

Come riconoscerla

Se camminando in mare dove l'acqua è bassa senti un dolore intenso e improvviso alla pianta del piede o alla mano, se l'hai portata a contatto con la sabbia, allora potresti essere stato attaccato da un pesce ragno. Ma come fai a essere sicuro che si tratti di una puntura di tracina?

Prima di tutto controlla la zona colpita, dove è avvenuta l'iniezione del veleno: qui dovresti notare gonfiore e arrossamento, ma ricordati che anche il dolore può durare per più ore ed estendersi a tutta la gamba o il braccio interessati. Oltre a tutto questo, tieni presente che a volte potrebbero comparire sintomi più generali, ad esempio:

  • Nausea
  • Tremore
  • Vomito
  • Febbre

Cosa fare

"Sono stato punto da una tracina, e adesso cosa faccio?". Probabilmente è la prima domanda che ti farai in questi casi, ma la cosa più importante è mantenere la calma, perché esistono dei rimedi immediati che possono aiutarti a migliorare la situazione. Prova innanzitutto a spremere in modo delicato la parte colpita per fare fuoriuscire il veleno e allo stesso tempo controlla che nessun aculeo del pesce ragno sia rimasto sotto la pelle, perché potrebbe provocare infezione.

Come ti ho anticipato, la puntura di tracina può fare molto male ma c'è un modo efficace per alleviare il dolore: siccome la tossina iniettata è termolabile, si inattiva con un calore intenso, motivo per cui dovresti immergere la parte colpita in una bacinella d'acqua a una temperatura di 37-40 gradi per sentire un po' di sollievo.

Ciò che devi evitare, invece, è affidarti ai rimedi fai da te, come quello di spegnere un mozzicone di sigaretta sopra la ferita. Oltre a essere inutile, rischierebbe di provocarti nuove lesioni. Non funziona nemmeno urinarci sopra oppure versarci dell‘ammoniaca. E anche l'aceto si è rivelato inutile in questo frangente.

A seconda della situazione, tieni presente poi che alcune persone potrebbero sentirsi peggio di altre in seguito ad una puntura di tracina. Ad esempio, uno stato di disidratazione può peggiorare i sintomi, ma è fondamentale soprattutto fare attenzione a possibili segnali di shock anafilattico: se noti difficoltà a respirare, rush cutaneo, sudorazione, tachicardia e stanchezza molto profonda bisogna chiamare subito il 118. Se invece sei in compagnia di una persona e sei a conoscenza della sua allergia ad una delle tossine, puoi aiutarla a iniettarsi l'adrenalina per via intramuscolare se non è in grado di farlo autonomamente.

Terapia

Oltre ai rimedi immediati, in caso tu abbia bisogno di una visita medica, lo specialista potrebbe indicarti una terapia da seguire per ridurre i sintomi e bloccare subito la circolazione del veleno. Prima di tutto una pomata al cortisone, dopodiché potrebbero prescriverti anche una lozione antibatterica, se vi è il rischio di infezioni. Per quanto riguarda gli antidolorifici, invece, non sembrano essere in grado di lenire questo tipo di dolore.

Controlleranno poi che tu abbia già all'attivo una profilassi antitetanica, in caso contrario, te la somministreranno sul posto. La ferita infatti potrebbe diventare un veicolo per l'entrata delle spore del tetano.

Fonte| Istituto superiore di sanità

(Scritto da Giulia Dallagiovanna il 5-3-21
Modificato da Alessandro Bai il 13-7-21)

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