Qual è lo stato di salute ambientale in Italia? La fotografia scattata dall’Ispra

Dall’Annuario dei dati ambientali 2019 dell’Ispra emergono luci e ombre: abbiamo una biodiversità ricchissima, ma flora e fauna sono minacciate da inquinamento e specie aliene. Nel nostro paese le temperature stanno aumentando in maniera preoccupante e il bacino padano si conferma tra le aree più inquinate del Vecchio Continente. Siamo però tra i migliori in Europa per economia circolare.
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Federico Turrisi 5 Giugno 2020

Quando viene pubblicato l'Annuario dei dati ambientali da parte dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è come se ti venisse consegnato un referto medico che riporta gli esiti di una serie di esami. Solo che, invece della tue condizioni di salute, in questo caso si parla della situazione aggiornata riguardante l'ambiente in Italia. Per l'edizione 2019, presentata in streaming lo scorso 3 giugno, i dati sono stati confrontati con i trend europei elaborati dall’Agenzia europea dell’ambiente (Eea) e illustrati nel Soer 2020 (State of the Environment Report).

L'ambiente in Italia secondo i dati Ispra

Clima

Per quanto riguarda il surriscaldamento climatico, quello che esce dai dati dell'Ispra è un quadro preoccupante per il nostro paese. Nel 2018 la temperatura media ha fatto registrare un’anomalia pari a +1,71°C rispetto alla media del trentennio 1961-1990 (al di sopra anche della media globale che è pari a +0,98 °C). Elemento che conferma la maggiore esposizione del nostro paese agli effetti del climate change. Anche i mari si stanno scaldando: nel 2018 l'incremento è stato del +1,08°C rispetto al trentennio di riferimento 1961-1990. Appare invece più confortante il calo del 17,2% delle emissioni di gas serra nel periodo 1990-2018.

Qualità dell'aria

L'inquinamento atmosferico è da tempo una delle note dolenti. La Pianura padana si conferma tra le aree più colpite dallo smog di tutta Europa. Esaminando i dati del 2019, si nota che il valore limite giornaliero del PM10 (che, ricordiamolo, è pari a 50 microgrammi per metro cubo e non va superato più di 35 volte l’anno) è stato superato nel 21% delle centraline di monitoraggio. Sono stati invece rispettati i limiti per il PM2,5 nella maggior parte delle stazioni di rilevamento. Inoltre, uno degli effetti del lockdown è stata la riduzione del biossido di azoto tra il 40 e 50% nelle regioni del Nord e nella Pianura padana.

Biodiversità

Pochi paesi europei possono vantare una varietà di piante e animali come la nostra. Con le sue 60 mila specie animali e 12 mila vegetali e con alti livelli di endemismo (ossia di specie esclusive del nostro territorio), l'Italia è uno dei Paesi più ricchi di biodiversità nel Vecchio Continente. Un patrimonio dal valore inestimabile, che però deve fronteggiare diverse minacce.

In primis, l'eccessiva antropizzazione del territorio: il consumo di suolo contribuisce infatti alla perdita di habitat e tra il 2017 e il 2018 sono andati persi 23 mila chilometri quadrati di superficie, con una velocità di trasformazione di quasi 2 metri quadrati al secondo. Le altre minacce alla flora e alla fauna si chiamano inquinamento e soprattutto aumento delle specie aliene. Nell'ultimo secolo si sono introdotte in Italia più di 3.300 specie esotiche

Risultato, nel nostro paese versano in condizioni critiche il 48% dei pesci di acqua dolce, il 36% degli anfibi e il 23% dei mammiferi. Tra le piante più tutelate dalle norme europee il 42% è a rischio. La buona notizia arriva dall'eccellente stato di salute delle nostre aree protette, che costituiscono l'argine più importante al degrado del territorio e alla perdita di biodiversità.

Acqua

Non se la passano bene i fiumi e i laghi. Meno della metà dei primi (il 43%) e appena il 20% dei secondi sono classificati in uno "stato ecologico buono o elevato" (appena il 43%). Va meglio la situazione se si analizza lo stato chimico: sono in buone condizioni il 75% dei fiumi (anche se il 18% non è ancora classificato) e il 48% dei laghi.

Solo il 43% dei fiumi e il 20% dei laghi raggiungono uno stato ecologico buono o elevato

All'annuario dei dati ambientali si aggiungono anche i dati del nuovo rapporto del Sistema nazionale per la prevenzione ambientale (Snpa) sulla balneazione in Italia: oltre 5.400 chilometri di coste italiane, pari al 95% del totale, ha una qualità "eccellente" delle acque, con Puglia e Sardegna ai vertici.

Ecosostenibilità

E per quanto riguarda l'impegno dell'Italia sulla strada per rendere il sistema economico il più carbon neutral possibile? Sotto questo punto di vista ci stiamo comportando abbastanza bene. In Italia, la quota di energia da fonti rinnovabili è pari al 18,3% rispetto al consumo finale lordo, valore superiore al target europeo del 17% da raggiungere entro il 2020. Il prossimo obiettivo è stato fissato al 32% entro il 2030.

Ma soprattutto l'Italia sta crescendo velocemente per quanto riguarda l'uso circolare dei materiali. Ci classifichiamo infatti al terzo posto in Europa per la cosiddetta “produttività delle risorse”, un indice utilizzato per descrivere il rapporto tra il livello dell’attività economica (prodotto interno lordo) e la quantità di materiali utilizzati dal sistema socio-economico (il consumo di materiale interno). Per favorire la tanto auspicata transizione ecologica occorre, però, ancora parecchio lavoro: la cornice europea disegnata con il Green New Deal può essere un sostegno ai nostri sforzi.