
Senza di loro su questo Pianeta non potresti sopravvivere. La loro abilità nell'assorbire CO2 e rilasciare ossigeno permette di combattere l'inquinamento e ridurre i livelli della temperatura. Per questo motivo più se ne piantano e più riuscirai a respirare. Ovviamente stiamo parlando degli alberi.
Sapevi che alcune tipologie di alberi, però, riescono a fornire più ossigeno e di conseguenza quindi ridurre il calore percepito, più di altre?
Prima però di vedere quali sono i vincitori della battaglia contro lo smog è giusto ricordare l'importanza che hanno gli alberi per l'ambiente. Secondo uno studio del "Social Science Research Network", un albero emette all'anno 118mila kg di ossigeno. L'essere umano invece respira circa 9,5 tonnellate di aria, sempre nello stesso periodo di tempo. Avresti bisogno quindi di circa otto alberi l'anno per respirare.
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È un grande raccoglitore di biodiversità. Il faggio riesce a trattenere umidità intorno alle radici e in questo modo consente la sopravvivenza di numerosi organismi del suolo come i funghi. Mitiga anche il rischio idrogeologico grazie al suo accumulo idrico e le profondi radici nel terreno riescono ad evitare anche erosioni o rischi di valanghe.
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Il biancospino oltre ad assorbire una quantità di CO2 maggiore rispetto ad altri alberi, riesce a curare il sistema circolatorio grazie alla sua caratteristica antiossidante.
Il Frassino, grazie alla sua linfa, chiamata "manna" ha anche proprietà antinfiammatorie e diuretiche.
Il tiglio combatte l'insonnia e funge anche da antistaminico naturale combattendo i disturbi delle vite aeree
Le Felci riescono ad assorbire sostanze nocive come la formaldeide dell'ambiente. Si tratta di una sostanza gassosa e nociva per l'uomo presente nell'aria che può causare irritazione agli occhi, tosse, starnuti o eritema cutaneo.
Le orchidee riescono invece ad assorbire lo xilene dall'ambiente, ovvero una sostanza liquida che si trova in piccole quantità nei carburanti per aerei, nella benzina o anche nelle sigarette.
La Sansevieria riesce ad assorbire il benzene e il tricloroetilene dall'ambiente. Se inalati, sono difficili da espellere dall'organismo e rischiano di causare, nei casi più gravi anche forme di cancro ai polmoni.
Dal nome forse non ti viene in mente, ma la vedi ovunque ed è consigliata soprattutto per l'attività che svolge nell'ultima fase del giorno: la notte. Come nel caso della Sansevieria, elimina benzene e tricloroetilene dall'atmosfera.
La Palma Areca è originaria della fascia tropicale e subtropicale dell'Asia e riesce ad assorbire grandi quantità di CO2 e altre tipologie di tossine come il toulene, che se inalato può provocare anche perdita di coscienza.