
Ad aprile le giornate non solo si allungano, ma portano con sé un aumento rilevante delle temperature, diminuendo anche il rischio di tarde gelate e permettendo di pensare concretamente all'orto e al giardino. I gradi primaverili sono infatti ideali per cominciare a prorogare alcune piante in vista poi dell'estate. Vediamo allora su quali ti conviene iniziare a fare qualche talea.
Le piante che crescono meglio ad aprile dopo una loro moltiplicazione di talea sono: la rosa, la lavanda, il gelsomino, il rosmarino, la salvia e il peperoncino.
Anche se il metodo è molto simile per tutte le piante, la moltiplicazione per talea potrebbe variare, in quanto può essere erbacea, semilegnosa o legnosa e queste tre differenze portano a prendere diverse misure proprio per la talea. Essa può andare da pochi centimetri fino a un massimo di 30cm.
La moltiplicazione del gelsomino avviene principalmente per seme, in primavera, ma il modo più semplice per prorogare questa pianta è quello della moltipiclazione per talea. Per procedere in questo modo, occorre scegliere una parte legnosa della pianta che contenga gemme e metterla in un vaso dal diametro abbastanza largo. Nell'arco di circa tre mesi, le radici della nuova pianta dovrebbero essere ben formate.
Oltre al Gelsomino, anche la lavanda può essere propagata tramite talea: ovvero tramite dei rametti ricavati da una pianta madre e ripiantati dopo averli radicati.
Tutte le fasi per propagarla correttamente:
Uno dei modi più classici e semplici per ottenere più piantine da un ramo di rosmarino è fare una talea, ovvero tagliare un rametto che metta le radici e che si possa in seguito piantare in terriccio.
I passaggi che devi seguire per ottenere una nuova piantina di rosmarino da talea sono questi:
In aprile preleviamo da una piantina, anche nuova, delle talee lunghe circa 10-15 centimetri. Eliminiamo tutte le foglie più basse, lasciando solo due coppie di foglioline in cima. Mettiamo ora le talee a radicare in vasetti di plastica in un misto di torba e sabbia. Possiamo metterne più di una per avere più possibilità che attecchiscano e in questa fase facciamo in modo che il terreno sia sempre umido. Riponiamo in un luogo riparato sino a radicazione avvenuta. Verso la fine di giugno potranno essere trapiantate.
Per propagare la pianta iniziamo prendendo una banana matura, un paio di peperoncini e il cartone di un rotolo di carta igienica. Ora possiamo procedere. Iniziamo svuotando dei semini alcuni peperoncini essiccati.A questo punto tagliamo a fettine la banana e prendiamo giusto un paio. Preleviamo i semini e inseriamone non più di tre nella banana.Questo passaggio lo facciamo non solo perché la banana è un ottimo fertilizzante naturale, e perché, essendo una polpa umida, manterrà umidi i nostri semi nei giorni a seguire favorendone la germinazione.Ora prendiamo un rotolo di carta igienica che ci servirà come vasetto.
Il rotolo infatti, essendo biodegradabile, sarà possibile invasarlo una volta cresciuti i germogli con tutto il terriccio.
Innaffiamo con costanza e quando le piantine saranno cresciute potremo travasarlo!
Per quanto riguarda la moltiplicazione della rosa ti proponiamo una tecnica particolare e riguarda l'utilizzo dell'aloe.
Infatti l’aloe oltre ad avere proprietà curativa ha anche la caratteristica di essere un fertilizzante di elevata qualità e un radicante naturale. Bagnando le talee nel gel di aloe stimolerà le talee di rosa a mettere radici. Prendiamo la talea di rosa recisa. Tagliamola con delle cesoie nella parte dove c'era il fiore. Poi contiamo 5 gemme e taglia sotto la quinta gemma in modo diagonale. Il taglio in diagonale favorirà la radicazione della pianta rispetto al classico taglio orizzontale.
Ora preleviamo la polpa di una talea di aloe vera semplicemente tirandone via una foglia da una pianta. Poi tagliamo le due estremità a poi delicatamente tagliamo nel mezzo. Solleviamo ed estraiamo tutta la polpa.
Ora frulliamola con un frullatore ad immersione e mettiamo la polpa frullata in un bicchiere. Immergiamo la prima talea di rosa nella polpa presente nel bicchiere. Lasciamo passare 5 giorni e poi potremmo mettere a dimora la talea in della torba di buona qualità. E il succo non gettiamolo, utilizziamolo per irrorare il terreno.