Quando nevicherà in pianura?

Nella settimana dal 4 al 10 dicembre sono previste le prime abbondanti nevicate anche in Pianura. Vuoi sapere dove?
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Mattia Giangaspero 1 Dicembre 2023

In Pianura Padana, una nevicata è diventata un evento atmosferico molto raro negli ultimi 10 anni.  Pensa che l'ultima stagione invernale dove si sono registrate abbondanti nevicate al Nord Italia era quella del 2012-2013. Adesso sembrerebbe che la neve stia finalmente tornando a livelli più bassi di altitudine. Le temperature infatti rispetto alle prime settimane di novembre 2023 si sono abbassate in molte regioni italiane e sono tornate anche le piogge. Adesso si prospetta una nuova serie di peggioramenti di stampo Atlantico che potrebbero portare le prime nevicate a quote basse anche nel Nord Italia.

Secondo le previsioni meteorologiche seguiranno ancora precipitazioni nella giornata di sabato e poi domenica, soprattutto al nord-est e nelle regioni centrali. Inoltre, già in queste circostanze potremmo assistere a nevicate fino in collina nel Triveneto nella giornata di sabato.

Quando potrebbe arrivare, invece, la neve in pianura a Nord? Nella giornata di martedì 5 dicembre 2023, un’onda perturbata di stampo atlantico attraverserà l’Italia, portando piogge diffuse e nevicate a quote variabili da Nord a Sud. Le masse d'aria fredda in pianura saranno indispensabili per far cadere fiocchi di neve fino in pianura tra basso Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto occidentale. Potrebbero accumularsi neve attorno ai 200 e 300 metri di altitudine. Sono previste nevicate anche nelle zone interne della Liguria, dell’Alta Toscana e della Romagna a quote di collina.

Infine, dando uno sguardo sul medio e lungo periodo, pare che un altro impulso perturbato possa raggiungere l'Italia nel corso del weekend 9-10 Dicembre. Altre piogge, temporali e ancora nevicate fino a quote molto basse.

Perché non nevica più in Pianura?

Il fatto che abbia smesso di nevicare intensamente negli ultimi anni può essere stato causato da due diversi fattori. Il primo è la diminuzione delle irruzioni di aria fredda, in particolare da Balcani e Russia, che sono essenziali per la formazione del “cuscinetto d’aria fredda padano”. "Questo cuscinetto, causato dalla conformazione geografica della valle, trattiene l’aria fredda, favorendo la formazione di neve durante l’ingresso di aria umida e fredda."

Il secondo fattore è la prevalenza di condizioni di alta pressione durante l’inverno, che portano a periodi prolungati senza precipitazioni. "La diminuzione delle irruzioni di aria fredda e la prevalenza di condizioni di alta pressione hanno reso meno frequenti gli eventi nevosi."

Fonte| Il Meteo

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