
Con le temperature che aumentano, cercare un po' di fresco in casa è una pretesa legittima. Nella lotta all'afa estiva il ventilatore è un'alternativa al condizionatore. Se è pur vero che con un ventilatore non si può refrigerare la casa, è altrettanto vero che un buon uso del ventilatore rinfresca, fa bene all'ambiente e anche a noi. Però, su tutto, sorge una domanda: quanto consuma un ventilatore?
Non c'è una risposta univoca a questa domanda perché dipende da diversi fattore: un ventilatore acceso tutta la notte avrà senza dubbio un impatto maggiore sulla bolletta rispetto al costo di un'ora di ventilatore. Molto, poi, dipende dal tipo di ventilatore: uno di nuova generazione permette risultati migliori e consumi più bassi, ma se si ha un ventilatore funzionante non è il caso di comprarne uno nuovo, perché sarebbe uno strumento in più e non un risparmio (se poi il ventilatore è rotto, ricordati che puoi sempre riciclarlo in maniera creativa).
In linea generale si può dire che un ventilatore consuma 15 volte meno rispetto al condizionatore. A seconda del tipo di ventilatore e della sua potenza (che si esprime in Watt e, per legge, è riportata in etichetta), si può affermare che un ventilatore consumi, in media, tra i 50 e 100 Watt all'ora (un condizionatore, per esempio, consuma 700 Watt all'ora).
Azzardando un po' di numeri e a seconda del fornitore di energia elettrica che si ha, si può dire che un ventilatore acceso tutto il giorno (quindi 12 ore) richiede una spesa media tra i 25 e i 60 centesimi di euro; un ventilatore da 45 Watt acceso per tutta la notte (8 ore) costa all'incirca 5 centesimi.
Ripetiamo: dipende dal modello, dalla potenza e dal costo dell'energia del tuo fornitore, ma più o meno i dati sono questi.
Per evitare sprechi, comunque, è bene usare al meglio il ventilatore. Questi sono 6 suggerimenti per non sprecare energia (e soldi):
(Scritto da Roberto Russo 11.07.23
Modificato da Mattia Giangaspero il 14.06.24)