
Sapevi che il sale che si sparge in strada per far sciogliere la neve in inverno in realtà danneggia l'ambiente e il suolo? Dietro quest'affermazione c'è una spiegazione logica e scientifica data da alcuni ricercatori dell'Università di Toledo (Ohio, Usa). Pochi grammi di sale possono contaminare fino a diversi litri d’acqua e anche il terreno subisce un impatto notevole per la presenza di sale.
Se da un lato il suo utilizzo per sciogliere la neve o evitare la formazione di ghiaccio in strada, è piuttosto efficace, dall'altro lato danneggia l'ecosistema e lo fa proprio nel momento in cui agisce per lo scioglimento della neve. A livello chimico il sale non svanisce del tutto dopo, ma si divide in ioni di sodio (Na+) e cloro (Cl-) che finiscono per essere assorbiti dalle piante ai margini delle strade, assunti nella catena alimentare dagli animali selvatici o addirittura penetrano nel terreno fino alle falde acquifere. Insomma, dipende dalla struttura del territorio in cui è stato introdotto. Successivamente tutto questo porta all'aumento delle concentrazioni saline che per animali come anfibi o insetti danneggiano il sistema produttivo. Inoltre un aumento di salinità, rende più vulnerabili le piante o alcuni animali e questi possono essere attaccati più facilmente da specie invasive.
Gli scienziati dell'Università di Toledo hanno trovato nei fiumi salinizzati presi come campione, una quota fino a "30 volte più alta dei limiti. L'alta concentrazione porta alla riduzione della capacità di nuotare di alcuni pesci e il calo nella deposizione delle uova, squilibra il rapporto maschio-femmina nelle rane, uccide lo zooplancton che è la base della catena alimentare acquatica".
Gli stessi ricercatori hanno proposto soluzioni per usare nel modo migliore i prodotti antighiaccio.
Una soluzione alternativa ed ecosostenibile può essere l'utilizzo del residuo della barbabietola. Si tratta di uno scarto della produzione che non deve essere trattato nuovamente e addirittura riesce ad agire a temperature inferiori rispetto al sale. Con la precisione può essere utilizzato fino a -28 gradi. Esso fonde il ghiaccio, quindi va sicuramente cosparso prima delle nevicate e non dopo o durante.
Un'altra soluzione è l'utilizzo delle foglie di peonia e tarassaco, l'estratto dell'uva, il succo di pomodoro e gli scarti d'orzo. Tutti elementi in grado di sciogliere il ghiaccio.