Quanto inquina il sale antighiaccio? Ecco le soluzioni sostenibili già testate

Uno studio ha confermato che il sale che si sparge in strada per sciogliere la neve in inverno può costituire un rischio per l’ecosistema, le acque e gli animali. La scoperta e le soluzioni ecosostenibili.
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Mattia Giangaspero 9 Gennaio 2024

Sapevi che il sale che si sparge in strada per far sciogliere la neve in inverno in realtà danneggia l'ambiente e il suolo? Dietro quest'affermazione c'è una spiegazione logica e scientifica data da alcuni ricercatori dell'Università di Toledo (Ohio, Usa). Pochi grammi di sale possono contaminare fino a diversi litri d’acqua e anche il terreno subisce un impatto notevole per la presenza di sale.

Se da un lato il suo utilizzo per sciogliere la neve o evitare la formazione di ghiaccio in strada, è piuttosto efficace, dall'altro lato danneggia l'ecosistema e lo fa proprio nel momento in cui agisce per lo scioglimento della neve. A livello chimico il sale non svanisce del tutto dopo, ma si divide in ioni di sodio (Na+) e cloro (Cl-) che finiscono per essere assorbiti dalle piante ai margini delle strade, assunti nella catena alimentare dagli animali selvatici o addirittura penetrano nel terreno fino alle falde acquifere. Insomma, dipende dalla struttura del territorio in cui è stato introdotto. Successivamente tutto questo porta all'aumento delle concentrazioni saline che per animali come anfibi o insetti danneggiano il sistema produttivo. Inoltre un aumento di salinità, rende più vulnerabili le piante o alcuni animali e questi possono essere attaccati più facilmente da specie invasive.

Gli scienziati dell'Università di Toledo hanno trovato nei fiumi salinizzati presi come campione, una quota fino a "30 volte più alta dei limiti. L'alta concentrazione porta alla riduzione della capacità di nuotare di alcuni pesci e il calo nella deposizione delle uovasquilibra il rapporto maschio-femmina nelle rane, uccide lo zooplancton che è la base della catena alimentare acquatica".

Gli stessi ricercatori hanno proposto soluzioni per usare nel modo migliore i prodotti antighiaccio.

  1. La prima è quella di costruire punti di stoccaggio del sale provvisti di base di cemento e coperti, per evitare rilasci.
  2. La seconda è di usare una salamoia, meno concentrata, come misura preventiva.
  3. Le strade poi potrebbero essere modellate con delle corrugazioni, che evitano lo scivolamento e portano a un risparmio di sale.
  4. Infine vanno effettuate analisi dopo le nevicate per determinare se il trattamento è stato appropriato, o se si poteva metterne di meno.

Una soluzione alternativa ed ecosostenibile può essere l'utilizzo del residuo della barbabietola. Si tratta di uno scarto della produzione che non deve essere trattato nuovamente e addirittura riesce ad agire a temperature inferiori rispetto al sale. Con la precisione può essere utilizzato fino a -28 gradi. Esso fonde il ghiaccio, quindi va sicuramente cosparso prima delle nevicate e non dopo o durante.

Un'altra soluzione è l'utilizzo delle foglie di peonia e tarassaco, l'estratto dell'uva, il succo di pomodoro e gli scarti d'orzo. Tutti elementi in grado di sciogliere il ghiaccio.

Fonte | Università Toledo