ebook-libri-digitali-ambiente-green-natura-inquinamento

Quanto inquinano gli ebook? L’impatto ambientale dei libri digitali sul Pianeta

Molto spesso ci domandiamo quanto sia potenzialmente un problema la produzione incontrollata di carta all’ambiente. La transizione energetica ed ecologica quindi deve avvenire anche da un cambio di passo, ovvero dalla carta ai formati digitali. E allora poniamoci anche questa domanda, con gli ebook si può parlare realmente di transizione energetica?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 24 Aprile 2023

Silenziosamente, con il passare degli anni, vengono venduti sempre più libri in formato digitale, rispetto a libri di carta. Certo è vero che i puristi della carta difficilmente cambieranno verso l'ebook, però il modo di leggere, come anche di informarsi sta sempre più cambiando inseguendo l'onda del digitale. Secondo Istat in Italia, nel 2021 i contenuti di lettura digitali hanno ricevuto un incremento del 15% e addirittura si è registrato un + 12,1 % di lettori che leggono esclusivamente ebook o libri online. A livello geografico la prevalenza di questi nuovi lettori digitali si trova maggiormente nelle aree meridionali e insulari (14,7%) e nelle aree metropolitane (14,3%). Solo il 34% della popolazione italiana, però, ritiene che le tecnologie digitali abbiano un alto costo ambientale, una consapevolezza che appare più matura nei giovani.

Il costo ambientale, carta o digitale?

Dopo aver analizzato la crescita del mercato dell'ebook che ci ha portato a parlare di quali possono essere i rischi maggiori per l'ambiente, adesso proviamo a capire realmente quanto inquinamento ed emissioni di CO2 vengono generati. C'è una riduzione rispetto alla carta?

Oggi il 62% della carta è prodotta dal macero dicarta riciclata e in Italia si riciclano annualmente 3,6 milioni di tonnellate di carta che risulta essere pari a oltre il 34% del totale della carta consumata. Di questo 34%, il 22% è destinato a editoria, grafica e cartoleria.

Per quanto riguarda il libro cartaceo, in conclusione si può affermare che l’impatto ambientale dipende sostanzialmente dai processi produttivi. Secondo la relazione di AWARE, "un testo scolastico di 400 pagine, nel corso del suo ciclo di vita, emette in totale 2,23 kg di CO2 equivalenti, di cui il 50% è riconducibile alla produzione della carta e il 19% alla fase di stampa e legatura. Inoltre, per fabbricare ogni copia della stessa entità, occorrono 42 l d’acqua e 2,9 kWh di energia (all’incirca la stessa energia impiegata da un ciclo in lavastoviglie)."

Sempre AWARE afferma che la creazione del testo in versione digitale ha un impatto di produzione ridotto e di molto: "la produzione è responsabile del 9% delle emissioni legate al suo intero ciclo di vita, pari a 1,64 kg di CO2 equivalenti."

La fase successiva nel ciclo di vita di un libro è la distribuzione. Secondo la ricerca del gruppo AWARE, un libro percorre in media 155 km dalla tipografia al magazzino di stoccaggio; poi il viaggio continua verso i rivenditori macinando in media 497 km, più altri 2,6-5,7 km per raggiungere il luogo di utilizzo, in questo caso la casa dello studente. Nel complesso, quindi, il libro copre una distanza maggiore a quella che separa Roma da Milano. Inoltre, per stoccare e preparare ogni copia alla distribuzione ci vogliono 36 Wh di energia elettrica, un terzo del consumo orario di un frigorifero efficiente. Le ripercussioni in termini ambientali sono evidenti. È ancora di più, in questa fase, che l'ebook fa la differenza. Sì perchè non c'è bisogno di nessun trasporto e compare direttamente sullo schermo del dispositivo che si sta utilizzando.