Sono piastrelle speciali perché sfruttano i raggi del sole per generare energia pulita. Sono costruite interamente con plastica riciclata e potrebbero contribuire a rendere accessibile ovunque l’elettricità in modo sostenibile.

Si chiama Platio ed è un progetto creato da una startup ungherese, che da anni sviluppa nuove tecnologie per garantire un futuro sempre più sostenibile. L’idea nasce dalla volontà di distribuire energia green in quei luoghi in cui non è possibile installare impianti fotovoltaici tradizionali, come aree fortemente ventose o esposte a tornado. Così ha inventato degli impianti fotovoltaici che, invece di essere applicati sui tetti degli edifici, vanno installati orizzontalmente nei pavimenti delle strutture, delle strade o dei porti marittimi come delle vere e proprie piastrelle, create in plastica e vetro 100% riciclati, uniti a materiale industriale di scarto.

Mescolando i vari materiali sono riusciti così a creare un telaio il quale è in grado di assicurare maggiore resistenza rispetto al normale calcestruzzo e che è adatto a essere calpestato da persone e automobili, oltre a essere resistente agli urti e all’azione degli agenti atmosferici.

La produzione di cemento, a oggi, rappresenta circa il 7% delle emissioni mondiali di CO2. Ogni metro quadro del pavimento solare, invece, non solo equivale al riciclo di ben 400 bottiglie di plastica ma riduce di circa 25 kg le emissioni di gas serra. Grazie alla capacità di sfruttare l’energia solare, 20-30 metri quadri di queste piastrelle forniscono energia sufficiente per una casa familiare standard. Una volta terminato il suo ciclo di vita, il prodotto è riciclabile al 95% ed è l’azienda stessa a raccoglierlo, per poi smaltirlo nel modo corretto. A oggi questa soluzione è impiegata in ben 36 paesi in tutto il mondo ma l’obiettivo dell’azienda è quello di espanderla ulteriormente così da rendere possibile un futuro sempre più smart ed ecologico.