
Se sei un appassionato di escursioni nei boschi, probabilmente ti sarà capitato di imbatterti in un fungo dal look decisamente insolito. Questo fungo, noto con il nome evocativo di "dita del morto", è in realtà la Xylaria Polymorpha, una specie che cattura l'attenzione con il suo aspetto quasi macabro, capace di affascinare persino chi non è un esperto di micologia. Sebbene il suo aspetto possa sembrare inquietante, la sua presenza nei boschi è di grande importanza per l'ecosistema.
Le "dita del morto" sono facilmente riconoscibili grazie al loro aspetto singolare. Questo fungo presenta delle protuberanze lunghe e sottili, dalla forma irregolare, che ricordano proprio delle dita che spuntano dal terreno o dal legno in decomposizione. Il loro colore varia dal grigio scuro al nero, contribuendo al loro aspetto sinistro. Crescono prevalentemente in ambienti umidi, prediligendo i tronchi di alberi morti o la corteccia in decomposizione. Anche se non sono commestibili per l'uomo, svolgono un ruolo fondamentale nel bosco: decompongono la materia organica, contribuendo al ciclo naturale di rigenerazione dell’ecosistema.
Il fungo "dita del morto" si può trovare principalmente nei boschi temperati, soprattutto in Europa e Nord America. Cresce durante tutto l'anno, ma è più facile avvistarlo nei periodi di maggiore umidità, come in autunno o primavera. Lo si può osservare spuntare da tronchi in decomposizione, ceppi o rami caduti, preferibilmente in zone ombreggiate e ricche di vegetazione. È abbastanza comune, quindi, se ti trovi a camminare in un bosco con le giuste condizioni, potresti facilmente imbatterti in queste affascinanti e inquietanti protuberanze.
Nonostante il suo aspetto poco invitante, la Xylaria Polymorpha svolge un ruolo cruciale negli ecosistemi forestali. Questo fungo è un saprofita, il che significa che si nutre di materia organica morta, come legno e foglie in decomposizione. Grazie a questa sua capacità, contribuisce alla decomposizione del legno, accelerando il processo di riciclaggio dei nutrienti nel suolo. In questo modo, le "dita del morto" aiutano a mantenere il bosco in equilibrio, permettendo ai nuovi alberi e piante di crescere su un terreno ricco di sostanze nutritive.