
Sai cos'è il radon? Sto parlando di un gas inodore che rappresenta la seconda causa di tumore ai polmoni negli esseri umani dopo il fumo di sigaretta. Esso si trova nel suolo e nelle rocce, ma è possibile che si trovi anche nelle acque o nel materiale per l'edilizia. Ecco perché è importante aprire la finestra periodicamente e far arieggiare la nostra casa: non solo per eliminare i cattivi odori, ma anche, soprattutto, per permettere il ricambio di aria e la fuoriuscita di agenti tossici. Come ti avevamo già spiegato, la principale fonte di propagazione del gas radon sono le fondamenta, perché penetrano nel suolo.
Questo gas in Italia è largamente diffuso in tutto il territorio, ora la regione Lombardia ha pubblicato una lista di zone più a rischio, dove il radon potrebbe trovarsi a livelli superiori alla norma, pericolosi per la tua salute. Secondo l'ISS infatti sarebbero circa 900 all'anno i casi di tumore al polmone riconducibili al radon (su 3200 in tutta Italia).
Conoscere le zone a rischio e intervenire per bonificare le aree dove il radon è presente in quantità eccessive è fondamentale per ridurre il tasso di tumori su tutto il territorio. È per questo motivo che lo Stato ha approvato il decreto 101 nel 2020, nel quale sono contenute disposizioni per "adottare un nuovo Piano nazionale radon che, sulla base di quanto già attuato in Italia e tenendo conto delle altre esperienze di pianificazione in materia, anche realizzate da Stati esteri, recepisca le di- sposizioni della direttiva 2013/59/Euratom, preveda adeguati strumenti per la sua attuazione, attraverso il coordinamento tra le amministrazioni competenti in relazione ai diversi settori di interesse, e introduca indica- tori di efficacia delle azioni pianificate".
La legge regionale infatti vuole sensibilizzare la popolazione rispetto ad un rischio poco conosciuto e di informare sui modi con cui si può gestire e ridurre. La Regione poi specifica che le aree segnalate non sono le uniche dove il gas è presente, ma quelle da cui è prioritario partire. Gli interventi infatti dovranno essere poi estesi a tutto il territorio "poiché non esiste un valore soglia al di sotto del quale il rischio è nullo, ci si aspetta in realtà che il numero di casi di tumore al polmone attribuibile al radon sarà maggiore nelle aree più densamente abitate che sono ubicate nella fascia di pianura, anche se in queste zone le concentrazioni di radon indoor sono mediamente più basse", spiega Regione Lombardia.
Secondo Arpa Lombardia, sono 90 i comuni classificati in area prioritaria, come indicato dalla lista pubblicata sul portale: