In questi giorni a Seul, in Corea del Sud, a Everland, un enorme parco giochi che contiene al suo interno perfino uno zoo, si è realizzato un piccolo miracolo: Ai Bao, l'esemplare femmina di panda gigante ospite del parco, ha partorito, dando alla luce due gemelline. Tutta la scena è stata ripresa dalle telecamere.

La prima è nata alle 4:52 del mattino, mentre la sorella è nata alle 6:39. Le gemelline pesavano rispettivamente circa cinque e sei etti. Mamma e figlia si stanno riprendendo, ma stanno tutte e tre bene.

La nascita di due gemelli di panda gigante è considerata rara – secondo le stime le possibilità che un panda partorisca una coppia di gemelli sono meno del 50% – e in natura i piccoli faticano a sopravvivere perché spesso le madri possono prendersi cura di uno solo dei loro cuccioli. In cattività il discorso cambia, ma di poco.

Negli ultimi anni, per esempio, sono nati due panda gemelli in Francia e in Giappone e, nel 2014, in Cina sono nati i primi tre gemelli al mondo.

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Che ci fanno i panda in Corea

I panda giganti hanno un solo periodo fertile nel corso dell'anno, che dura solo da uno a tre giorni, inoltre, considerata la loro abitudine a vivere da soli in natura, si accoppiano raramente.

Tenendo presente questo aspetto particolare, i veterinari dello zoo coreano hanno analizzato i cambiamenti ormonali dei panda sì da individuare la migliore finestra di accoppiamento. Ora, a gravidanza terminata, stanno monitorando i comportamenti della mamma.

I panda giganti, noti per la loro predilezione per il bambù, sono originari della Cina che li considera un "tesoro nazionale". Per questo per decenni, Pechino li ha inviati all'estero come ambasciatori per mostrare  buona volontà, in quella che è nota come "diplomazia dei panda".

Anche i genitori delle due nuove nate – Ai Bao, la madre, e Le Bao, il padre – sono stati protagonisti di quest'usanza, tanto da essere stati prestati alla Corea del Sud nel 2016. In passato, i due hanno dato alla luce Fu Bao, il primo panda nato in loco, nel 2020.

Attualmente Pechino “presta” i suoi panda a circa 20 Paesi. Si stima che in natura rimangano circa 1.800 panda, per lo più nelle montagne del Sichuan, nella Cina occidentale.