Chi bazzica mercatini second-hand, negozi di beneficenza e discariche lo sa benissimo: la quantità di oggetti che viene scartata è impressionante. E la conferma arriva anche dai dati ufficiali che parlano dei numeri dei rifiuti nel mondo: se non ci sarà un'inversione di tendenza, entro il 2050 ne produrremo il 70% in più. Un quadro spaventoso.
Allo stesso tempo, altri dati fanno ben sperare: sono quelli emersi da una ricerca interna promossa da una delle principali piattaforme di scambio e acquisto di oggetti e capi di seconda mano, Vinted.. Forse l'avrai letta, perché ha fatto discutere: si tratta della notizia riguardante i regali pre-loved. Che non significa altro che "pre-amati", "amati da qualcun altro", ovvero "usati".
A quanto pare, i regali second hand sono sempre più diffusi, e questa non può che essere una buona notizia per il Pianeta (e per le tasche).
Se, dunque, stai pensando di regalare oggetti usati, lanciati in questa avventura: è un modo davvero sostenibile di fare un pensiero alle persone che ami, risparmiando e abbattendo gli sprechi. Scovando, allo stesso tempo, chicche e tesori nascosti.
Secondo i sondaggi di Vinted, nel 2022 in Italia il 45% delle donne ha regalato un oggetto di seconda mano. Il 65%, invece, considera di farlo in futuro.
Ma non è solo Vinted ad aver raccolto questi dati incoraggianti (giustamente, potrebbe essere ritenuto di parte, e i dati limitati agli utilizzatori e utilizzatrici della piattaforma). Anche l'ottava edizione dell'Osservatorio Second Hand Economy di Eva Doxa condotta per un altro sito second hand, Subito, ha confermato la tendenza: secondo questa ricerca, nel 2021 l'usato era già da ritenersi un comportamento di consumo abituale degli italiani e delle italiane.
Sempre secondo l'Osservatorio SHE, i motivi alla base dell'aumento del consumo di beni usati sono da ricercare nella semplicità di acquisto. Se infatti un tempo il seconda mano era fruibile solo in mercatini e negozi specializzati (con conseguenti rincari), oggi le applicazioni per smartphone e il commercio online rendono tutto più facilmente acquistabile, permettendo compravendite snelle e veloci, quasi quanto un normalissimo acquisto online.
Allo stesso tempo, il digitale ha aperto le porte del second hand a una fetta di consumatori e consumatrici nuova, quella dei giovanissimi che si affacciano oggi agli acquisti in autonomia e che utilizzano il digitale quale prima fonte di consumo.
Infine, non vanno dimenticate le opportunità dei canali di compravendita: molte persone che si sono avvicinate all'usato solo per vendite, hanno scoperto le gioie degli acquisti second hand solo in un secondo momento, non abbandonando poi l'abitudine.
I motivi alla base della scelta di regalare oggetti e abbigliamento second hand sono diversi, e anche se spesso si tende a lasciare per ultimo il lato economico (per bon-ton), non si può nascondere che acquistare beni usati fa bene al portafoglio.
Allo stesso tempo, regalare oggetti pre-loved ha motivazioni principalmente legate alla sostenibilità: l'economia del riuso permette infatti di abbattere le nuove produzioni e lo smaltimento dei rifiuti, diventando potenzialmente una pratica più ecologica rispetto all'acquisto smodato di nuovi capi d'abbigliamento e oggetti.
E questa è una buona notizia: il second hand non è più contornato dal mare di pregiudizi che prima lo accompagnavano e acquistare nei negozi dell'usato (e tramite app o marketplace online) è diventato normale. Così come donare oggetti e beni usati per compleanni e festività come il Natale: questa pratica non è più relegata al classico "regalo riciclato", ma è un modo più consapevole e ricercato di fare regali. Già, perché fare un dono second hand non equivale solo a risparmiare: richiede ricerca e pensiero, e questo è molto apprezzato da chi riceve l'oggetto.
Questo cambio di abitudini e di prospettiva fa bene al Pianeta, e in generale può diventare un traino per diffondere un'attitudine di vita più semplice, che rifiuti gli eccessi e che punti invece sulla qualità, sull'economia circolare e sulla condivisione. Tutte pratiche che, una volta diffuse capillarmente, potrebbero potenzialmente abbattere l'economia dello spreco.
Ma quali sono i regali second hand su cui puntare? Oltre all'abbigliamento (spesso online si trovano capi d'alta moda, anche con cartellino, a prezzi stracciati), molto amate sono le ceramiche vintage come le tazze, le teiere e i piatti da collezione.
Un'idea molto carina, poi, è regalare libri usati, magari in edizioni particolarmente vintage e affascinanti. E anche dei quadri scartati da altri possono trovare collocazione in una nuova casa.
Infine, oggetti second hand che si prestano benissimo a diventare regali sono le vecchie macchine fotografiche analogiche, così come i vinili e i giradischi.