Regali second hand, consapevoli e ricercati: i consumi stanno cambiando e il Pianeta ringrazia

Se anche tu fai parte della fetta di persone che hanno scelto di regalare oggetti usati per Natale o per i compleanni, complimenti: è una scelta di sostenibilità davvero ammirevole! E, finalmente, diffusa.
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Sara Polotti 4 Gennaio 2023

Chi bazzica mercatini second-hand, negozi di beneficenza e discariche lo sa benissimo: la quantità di oggetti che viene scartata è impressionante. E la conferma arriva anche dai dati ufficiali che parlano dei numeri dei rifiuti nel mondo: se non ci sarà un'inversione di tendenza, entro il 2050 ne produrremo il 70% in più. Un quadro spaventoso.

Allo stesso tempo, altri dati fanno ben sperare: sono quelli emersi da una ricerca interna promossa da una delle principali piattaforme di scambio e acquisto di oggetti e capi di seconda mano, Vinted.. Forse l'avrai letta, perché ha fatto discutere: si tratta della notizia riguardante i regali pre-loved. Che non significa altro che "pre-amati", "amati da qualcun altro", ovvero "usati".

A quanto pare, i regali second hand sono sempre più diffusi, e questa non può che essere una buona notizia per il Pianeta (e per le tasche).

Se, dunque, stai pensando di regalare oggetti usati, lanciati in questa avventura: è un modo davvero sostenibile di fare un pensiero alle persone che ami, risparmiando e abbattendo gli sprechi. Scovando, allo stesso tempo, chicche e tesori nascosti.

I dati

Secondo i sondaggi di Vinted, nel 2022 in Italia il 45% delle donne ha regalato un oggetto di seconda mano. Il 65%, invece, considera di farlo in futuro.

Ma non è solo Vinted ad aver raccolto questi dati incoraggianti (giustamente, potrebbe essere ritenuto di parte, e i dati limitati agli utilizzatori e utilizzatrici della piattaforma). Anche l'ottava edizione dell'Osservatorio Second Hand Economy di Eva Doxa condotta per un altro sito second hand, Subito, ha confermato la tendenza: secondo questa ricerca, nel 2021 l'usato era già da ritenersi un comportamento di consumo abituale degli italiani e delle italiane.

Il digitale aiuta

Sempre secondo l'Osservatorio SHE, i motivi alla base dell'aumento del consumo di beni usati sono da ricercare nella semplicità di acquisto. Se infatti un tempo il seconda mano era fruibile solo in mercatini e negozi specializzati (con conseguenti rincari), oggi le applicazioni per smartphone e il commercio online rendono tutto più facilmente acquistabile, permettendo compravendite snelle e veloci, quasi quanto un normalissimo acquisto online.

Allo stesso tempo, il digitale ha aperto le porte del second hand a una fetta di consumatori e consumatrici nuova, quella dei giovanissimi che si affacciano oggi agli acquisti in autonomia e che utilizzano il digitale quale prima fonte di consumo.

Infine, non vanno dimenticate le opportunità dei canali di compravendita: molte persone che si sono avvicinate all'usato solo per vendite, hanno scoperto le gioie degli acquisti second hand solo in un secondo momento, non abbandonando poi l'abitudine.

Meno pregiudizi, più sostenibità

I motivi alla base della scelta di regalare oggetti e abbigliamento second hand sono diversi, e anche se spesso si tende a lasciare per ultimo il lato economico (per bon-ton), non si può nascondere che acquistare beni usati fa bene al portafoglio.

Allo stesso tempo, regalare oggetti pre-loved ha motivazioni principalmente legate alla sostenibilità: l'economia del riuso permette infatti di abbattere le nuove produzioni e lo smaltimento dei rifiuti, diventando potenzialmente una pratica più ecologica rispetto all'acquisto smodato di nuovi capi d'abbigliamento e oggetti.

E questa è una buona notizia: il second hand non è più contornato dal mare di pregiudizi che prima lo accompagnavano e acquistare nei negozi dell'usato (e tramite app o marketplace online) è diventato normale. Così come donare oggetti e beni usati per compleanni e festività come il Natale: questa pratica non è più relegata al classico "regalo riciclato", ma è un modo più consapevole e ricercato di fare regali. Già, perché fare un dono second hand non equivale solo a risparmiare: richiede ricerca e pensiero, e questo è molto apprezzato da chi riceve l'oggetto.

Questo cambio di abitudini e di prospettiva fa bene al Pianeta, e in generale può diventare un traino per diffondere un'attitudine di vita più semplice, che rifiuti gli eccessi e che punti invece sulla qualità, sull'economia circolare e sulla condivisione. Tutte pratiche che, una volta diffuse capillarmente, potrebbero potenzialmente abbattere l'economia dello spreco.

Qualche consiglio

Ma quali sono i regali second hand su cui puntare? Oltre all'abbigliamento (spesso online si trovano capi d'alta moda, anche con cartellino, a prezzi stracciati), molto amate sono le ceramiche vintage come le tazze, le teiere e i piatti da collezione.

Un'idea molto carina, poi, è regalare libri usati, magari in edizioni particolarmente vintage e affascinanti. E anche dei quadri scartati da altri possono trovare collocazione in una nuova casa.

Infine, oggetti second hand che si prestano benissimo a diventare regali sono le vecchie macchine fotografiche analogiche, così come i vinili e i giradischi.