Regionali Lombardia, parla Moratti: “Mettiamo a gara la gestione dei treni e investiamo sull’agricoltura”

Le elezioni regionali in Lombardia si avvicinano, il prossimo 12 e 13 dicembre sarà l’occasione decisiva per capire se il governo della Regione resterà all’attuale Presidente Attilio Fontana, o se un altro candidato riuscirà a convincere i lombardi. Abbiamo sentito Letizia Moratti, candidata in Lombardia per il Terzo Polo (Azione/Italia Viva), per approfondire alcuni punti green del suo programma elettorale.
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Francesco Castagna 31 Gennaio 2023

La Lombardia è da sempre una regione fondamentale sotto molti punti di vista per il nostro Paese, è stata per anni la locomotiva italiana e Milano, il capoluogo di regione, rappresenta da tempo la capitale economica del Paese.

Con più di 10 milioni di abitanti, 1504 comuni e 23.844 km² di estensione, la Lombardia rappresenta il centro della finanza, il commercio e l'industria. Esistono però una serie di problematiche non trascurabili, difficoltà a cui da anni la classe politica e altri enti stanno cercando di porre rimedio: la qualità dell'aria, la siccità, il sistema dei trasporti e l'efficientamento energetico.

La Lombardia inoltre, oltre ad avere 14 procedure di infrazione da parte dell'Unione Europea, ora è anche a rischio di sentenza per aver sbagliato nell'applicazione della direttiva europea del 2008 sulla qualità dell’aria, proprio per via del superamento dei valori di Pm10.

Secondo il dossier Mal'aria 2022 di Legambiente Lombardia "La strada da fare per mettere fuori legge i veicoli inquinanti, riqualificare il patrimonio edilizio e renderlo meno inquinante, vietare lo spandimento invernale di liquami sui campi, ridurre il numero di capi allevati e ridurre il traffico automobilistico e congestione stradale nelle città è ancora tanta, e gli obiettivi di buona qualità dell’aria sono ancora lontani, ma non impossibile da raggiungere".

Domenica 12 e lunedì 13 febbraio in Lombardia si terranno le elezioni regionali. I candidati principali dovranno tener conto delle emergenze da risolvere e convincere gli elettori il più presto possibile, per via di una campagna elettorale cominciata a rilento.

Le questioni ambientali da risolvere sono tante e complesse, abbiamo contattato Letizia Moratti, candidata in Lombardia per il Terzo Polo, per approfondire al meglio alcuni punti del suo programma.

Moratti, lei parla giustamente di incentivi per finanziare nuove tecniche di agricoltura. Ci spiega meglio cosa intende fare?

Bisogna aiutare il settore con delle soluzioni che siano puntuali e che prevedano delle risorse dedicate. Naturalmente c'è bisogno anche di mettere in atto dei controlli precisi e una collaborazione con gli agricoltori che vogliano iniziare a passare dall'agricoltura intensiva a quella estensiva.

Sono tutti azioni che hanno come obiettivo quello di migliorare l'alimentazione del bestiame, tutelare il suolo e promuovere una maggiore sensibilizzazione all'educazione alimentare. A fronte di tutto ciò, anche per l'agricoltura l'innovazione è decisiva, vogliamo infatti sostenere la digitalizzazione, incentivare le tecniche più moderne (irrigazione a goccia e di precisione).

Un altro tema importante è la gestione della risorsa acqua, per cui vogliamo creare dei laghetti d'alta quota, bacini idrici sparsi sul territorio dai quali attingere durante i mesi estivi. Occorre poi creare comunità energetiche locali per produrre biogas e compost di qualità, installare pannelli solari sui terreni agricoli non utilizzati. È una progettazione articolata che deve guardare poi alle peculiarità del territorio.

Una grande attenzione deve essere data per proteggere l'agricoltura di montagna con il recupero degli alpeggi, il sostegno -attraverso dei bandi- a chi investe nel recupero dei boschi.

Nel suo programma parla anche di voler promuovere il ricambio degli impianti di riscaldamento domiciliare vecchi. Pensa a degli incentivi? Avete già in mente delle misure?

Anche in questo caso prevediamo degli incentivi o delle facilitazioni per chi installa pompe di calore e impianti fotovoltaici con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'aria, tracciando anche una strada per ridurre i contaminanti che sono presenti nell'aria.

L'inquinamento delle città non è causato solo dalle automobili, ma soprattutto dai vecchi impianti di riscaldamento, quindi viene da sé che c'è necessità di incentivarne il ricambio anche economicamente. Una parte delle risorse del PNRR è destinata proprio all'efficientamento energetico.

Lei è favorevole al potenziamento della Brebemi?

La mia impressione è che oggi la Brebemi sia sottoutilizzata rispetto alle sue massime potenzialità. Per questo noi vogliamo procedere a un puntuale monitoraggio dei flussi in corso per prevedere quelli futuri.

Nel nostro programma noi parliamo di metodo previsionale, proprio per avere un'analisi precisa dei bisogni. Questo è un aspetto fondamentale anche per la programmazione delle infrastrutture, perché consente di evitare interventi dove non servono.

Sarebbe disponibile a togliere il divieto di trasporto di bici sui treni regionali?

È sicuramente un tema molto interessante. Noi siamo favorevoli ad agevolare le persone che utilizzano il treno, ma che negli spostamenti precedenti o successivi fanno uso della bicicletta.

Del resto, la situazione dei trasporti regionali così com'è è veramente inaccettabile. La gestione di Trenord è stata inadeguata, anche in una visione di prospettiva che sicuramente avrebbe dovuto tener conto anche di queste opportunità in chiave ambientale. Carrozze più nuove, comode, moderne, che prevedano anche la possibilità di trasportare le bicicletta.

Lei ha previsto nel suo programma un ampio passaggio sul tema della siccità. Se non dovesse piovere come quest'anno come ha intenzione di muoversi?

Sicuramente è un problema enorme. C'è stato poco interesse su questo tema da parte della politica ed è un tema che interessa il problema ambientale e più in grande i cambiamenti climatici. Io spero che la Lombardia -e il mio impegno è questo- possa essere un esempio e fare da apripista a progetti importanti e buone pratiche.

Al di là della siccità dello scorso anno la considerazione generale è che noi allo stato attuale utilizziamo troppa acqua. Dobbiamo fare in modo di intervenire, partendo dalla promozione e dalla sensibilizzazione della pratica dell'irrigazione a goccia. Oltre alla creazione di reti di bacini e di invasi idrici, servono anche degli impianti di depurazione delle. acque reflue e la creazione di cisterne interrate per la raccolta dell'acqua piovana.

Attualmente la Regione Lombardia raccoglie solo l'11% dell'acqua piovana, si tratta di un dato insoddisfacente.

Sui trasporti le lancio una piccola provocazione, già in passato aveva parlato di un miglioramento del servizio pubblico. Eppure ora presenta ancora alcune difficoltà. Cosa è mancato e cosa vorrebbe migliorare?

Quando parliamo di duemila treni cancellati al mese e 2.300 treni in ritardo, ci riferiamo a una gestione inefficiente. La nostra proposta è quella di mettere a gara diverse tratte.

Sicuramente dobbiamo migliorare la qualità, sia per i passeggeri che per il personale che soffre indubbiamente delle stesse problematiche: la sporcizia e la mancanza di sicurezza. Andrebbero aumentate le assunzioni del personale.

Moratti mi ha colpito molto la proposta che ha fatto sulla promozione del cibo naturale. Perché questa esigenza a cosa intende esattamente?

Noi puntiamo molto sull'approccio "One Health", che coniuga il benessere dell'uomo con quello dell'animale e con la salubrità dell'ambiente. Lavoreremo molto sul tema dei mangimi e dell'alimentazione degli animali, cercando di variarla. Continueremo con l'impegno già portato avanti sull'uso degli antibiotici, che abbiamo ridotto del 50%. È indubbio che se a un pollo o a un coniglio di allevamento vengono date le stesse cose da mangiare, oltre agli antibiotici, possiamo avere sicuramente dei prodotti di qualità ma che di naturale hanno ben poco.

Bisogna avere una visione con interventi nel breve, medio e lungo periodo con una grande alleanza con gli agricoltori. Siamo famosi in tutto il mondo per la qualità del nostro cibo, abbiamo tanti prodotti certificati, per questo dobbiamo sostenere le nostre imprese lombarde che portano il cibo di qualità sulle nostre tavole e aiutarle di più a vendere i loro prodotti in tutta l'Italia e all'estero. Vogliamo affiancarli nel marketing e nella produzione, perché si tratta di investimenti strategici che sicuramente possono attrarre turismo Eno-gastronomico.

Moratti, nel suo programma viene menzionato un Piano regionale per l’utilizzo delle acque reflue, ma non compare un Piano per contrastare l'inquinamento atmosferico. Perché questa scelta? Non è singolare nella regione più inquinata d'Europa?

Non è del tutto così. Il nostro programma è trasversale e tutte le misure che abbiamo proposto rientreranno a far parte di un apposito piano, quando saremo al governo della Regione. A livello nazionale ci sono decine di migliaia di morti, che purtroppo sono legati anche alla geomorfologia del nostro terreno e della nostra pianura.

A tutto quello che si farà aggiungeremo delle proposte innovative, per esempio la nostra programmazione per le città è quella di prevedere delle piante che non siano caducifoglie, perché non espleterebbero per tutto l'anno la loro funzione di assorbimento. In generale poi il tema dell'aria e dell'inquinamento è di fatto affrontato in varie arie del nostro programma, anche con un richiamo tra un tema e l'altro, proprio per la trasversalità di alcuni argomenti.