Un tumore grande, enorme. Una massa così grossa che aveva finito per occupare completamente l’addome schiacciando lo stomaco, i reni, il fegato e la vescica, oltre ai grossi vasi sanguigni principali.

I numeri delineano ancora meglio il quadro clinico con cui una donna di 55 anni nei giorni scorsi si è presentata al Policlinico San Marco di Zingonia. Quello che i chirurghi le hanno rimosso era un liposarcoma di quasi 8 chili, grande 50 centimetri per 25 cm.

La disavventura della donna è iniziata quasi due anni fa quando ha cominciato a notare una protuberanza al centro dello stomaco. Una condizione strana, sì, che però aveva scelto di sottovalutare.

Niente dolore, niente fastidi. In più aveva appena concluso una dieta e perso parecchi chili quindi forse, ha pensato, era per quello.

Poi però il tempo è passato e il quadro clinico è cambiato. Le protuberanze sono diventate due, una centrale e un’altra invece sul lato destro, e sono comparsi i primi sintomi. Pur sentendosi complessivamente bene, la donna ha iniziato a percepire tensione addominale mista a dolore e a soffrire di reflusso gastroesofageo e incontinenza.

A quel punto era evidente: qualcosa non tornava. Il suo corpo stava cercando di comunicare ed era arrivato il momento di iniziare ad ascoltarlo. La donna decise così di sottoporsi agli accertamenti necessari dai quali era emersa chiara la presenza di una massa fuori dal normale che le stava comprimendo anche l’aorta e che rischiava di infiltrare anche organi vitali se non fosse stata operata in fretta.

Giunta al Policlinico San Marco di Zingonia, è stata sottoposta a una TAC d’urgenza e dopo un’attenta valutazione portata in sala operatoria. Il rischio di compromettere organi vitali era troppo alto: il liposarcoma che le stava opprimendo l’addome stava prendendo sempre più piede nel suo corpo.

Non c’era tempo da perdere perché sebbene questo tumore raramente dà origine a metastasi, è caratterizzato da una crescita locale che a causa della continua pressione può compromette rapidamente il corretto funzionamento degli organi vicini.

I chirurghi del Policlinico l’hanno sottoposta quindi a un’incisione addominale attraverso cui, in due ore, sono riusciti a asportare completamente la massa senza dover ricorrere a trasfusioni. Dopo 4 giorni di ricovero in ospedale, la donna è stata infine dimessa. Ora sta bene ed è in buone condizioni di salute.

Fonte | Policlinico San Marco di Zingonia