River Cleaning, non solo gli oceani, l’obiettivo diventa ripulire anche i fiumi

Si tratta di un progetto con certificazione Friend of the Sea che punta a ripulire gli oceani, ma non solo. Importante diventerà anche ripulire i fiumi dai rifiuti di plastica e anche da oli o scarichi industriali molto pericolosi per l’ecosistema. Vediamo insieme in cosa consiste questo nuovo sistema.
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Mattia Giangaspero 11 Maggio 2023

Non è la prima volta che senti parlare di questi progetti, anzi. È da molti anni che si è iniziato a parlare di questi sistemi di recupero dei rifiuti di plastica nei mari, negli oceani e quei pensieri, quelle idee, piano piano, si sono sempre più trasformate in realtà. Vero anche che manca ancora un passaggio fondamentale adesso. Provare a far diventare tutti questi sistemi di pulizia delle acque dei sistemi governativi. Sistemi che possono essere strutturati in politiche nazionali e internazionali. Sistemi che puoi notare direttamente tu nel tuo Paese, nella tua città, come noti direttamente il sistema classico di raccolta dei rifiuti.

Dopo aver fatto questa premessa, torno a parlarti di questi sistemi di pulizia delle acque. Con il passare degli anni comunque si sta pensando non solo a ripulire mari e oceani, ma anche fiumi. Non te lo sei mai chiesto anche tu?

Allora ti racconto di un progetto che si chiama River Cleaning Plastic & Oil e che vuole provare a risolvere il problema dei rifiuti plastici e oleosi. Lo ha pensato Mold S.r.l, azienda operativa nel settore dei materiali termoplastici.

Perchè Mold ha pensato di progettare questo sistema?  L'azienda Mold, di Cassola è partita analizzando un dato allarmante: l’80% dei rifiuti di plastica nell’oceano proviene dai fiumi. Per questo motivo il progetto di River Cleaning vuole provare ad agire direttamente sui corsi d’acqua, prima che i rifiuti sfocino in mare.

L'azienda ha anche voluto specificare che la soluzione individuata è completamente autoalimentata, e dunque ad impatto ambientale pari a zero, e che non danneggia l’ecosistema: per questo motivo River Cleaning ha ottenuto anche la certificazione di sostenibilità Friend of the Sea. 

Come fa la struttura ad avere impatto zero?  River Cleaning sfrutta la corrente dell’acqua per alimentarsi ad impatto zero, senza danneggiare la biodiversità e l'ecosistema presente nei fiumi.

Intervenire sui corsi d’acqua in questo modo è una soluzione da un punto di vista della sostenibilità molto più efficace e meno dannosa di operazioni quali il recupero di rifiuti dal mare, per cui ad una spesa energetica superiore corrisponderebbero risultati inferiori, tenuto conto anche del fatto che circa il 95% dei rifiuti si inabissa quando arriva nel mare.

Come funziona il sistema di pulizia dei fiumi

River Cleaning Plastic & Oil è in grado di funzionare sempre, 24 ore su 24, sette giorni alla settimana e riesce ad intercettare l’85% dei rifiuti galleggianti (dichiara la società).

Moduli fluttuanti simili a delle boe, posti a formare una barriera in diagonale lungo il fiume, bloccano i rifiuti e li indirizzano verso un punto di raccolta posizionato sulla riva. A seconda del tipo di rifiuto da raccogliere, che siano plastiche, oli o scarichi industriali molto pericolosi per l’ecosistema, i moduli boa presentano delle caratteristiche specifiche..

Non va dimenticato anche che recuperare i rifiuti nei fiumi è il modo migliore per creare nuovi prodotti riciclati: il mare restituisce materiale molto più corroso e quindi con meno possibilità di essere riciclato al 100%.