Se a Milano stanno provando a "imitare" Roma tentando di ricostruire un Colosseo perduto, i romani prendono spunto dall'architettura milanese per il Bosco Verticale. La svolta green delle metropoli italiane passa per l'edilizia e a Roma lo fa con "Green Island", il nuovo business hub che dovrebbe nascere nel quartiere Eur, in viale dell’Oceano Pacifico.
Come si legge sul sito del progetto Green Island è "Un edificio dal concept contemporaneo, disegnato rispettando alti standard di sostenibilità e vivibilità". Il nuovo edificio dovrebbe avere 5 piani fuori terra su una pianta quadrata razionale con 4 corti verdì all’interno, 13.200 metri quadrati di estensione e oltre 2.500 mq di area esterna. La struttura del palazzo è costituita da un sistema di travi e pilastri che servono a sostenere 16 giardini pensili strutturati in maniera discontinua, c'è poi un involucro vetrato "caratterizzato da un rigoroso sistema modulare di montanti e traversi".
L'ambiente esterno è caratterizzato da giardini pensili in tutti i piani con quattro patii interni un'estensione del verde in grado da far diminuire la percezione del caldo nell'aria interna, permettendo così di ridurre i consumi energetici legati alla climatizzazione. Il giardino esterno è stato creato con i criteri LEED® di ecosostenibilità e basso consumo di acqua, mentre le aree interne hanno sempre un doppio affaccio.
L'efficienza dell'edificio è garantita da un sistema di fancoil a soffitto e impianti alimentati da una centrale termo-frigorifera che produrrà acqua calda e refrigerata in ogni periodo dell’anno. L'efficienza degli interni è garantita invece da parti trasparenti con isolamento termico e dal verde pensile ed estensivo.
Per l'impianto elettrico invece è previsto un impianto fotovoltaico e un impianto elettrico in media tensione (20.000 V). Come si apprende dal progetto dello studio che si è occupato della realizzazione "Le tipologie impiantistiche sfruttano fonti di energia rinnovabile in sito e sono implementate misure per il risparmio di energia elettrica e acqua potabile, quali: Corpi illuminanti a luci led, sensori di presenza e luminosità a controllo del sistema di illuminazione e temporizzatori e riduttori di flusso nei servizi igienici e per l’irrigazione".
“Abbiamo iniziato questa progettazione nel 2016, in una fase in cui ovviamente non si parlava di pandemia ed era molto meno diffusa l’idea di avere degli spazi che avessero anche una forte connotazione in termini di contenimento energetico e direi anche di estetica paesaggistica", ha spiegato l'architetto ideatore del progetto Gennaro Farina, dello Studio Polis Ingegneria, in un'intervista a Idealista.
"La cosa interessante da sottolineare è che la proprietà, sebbene non ci fossero tutti questi segnali arrivati con la pandemia (esigenza di lavoro all’aria aperta, smart working e salubrità degli spazi), ha voluto scommettere sul mio progetto”, ha concluso.
Crediti foto: Green Island